Il fulcro di questo dipinto, nonostante le apparenze, è il mare. Non è raro che definisca l’azzurro del mare prepotente, sfacciato, aggressivo, invadente anche. Qui c’è un elemento che si aggiunge, con evidente “prepotenza”, appunto, viste le “forme” della donna raffigurata. Che continua a rappresentare il mio, personalissimo, sogno: dormire, nella quiete sorda delle onde, senza udire, né
avvertire altro.
Carboncino ed acquarello, su cartoncino 50 x 35