Legge elettorale. Dittatura su Rosatellum bis. Chi vuol mantenere il diritto dei cittadini a scegliere i parlamentari deve essere zittito. Governo pensa a fiducia
10 Ottobre 2017Legge elettorale. Rosato a Gentiloni: su Rosatellum bis “è opportuna la fiducia”. M5s: “Atto eversivo contro la democrazia”. Mdp: “Qui scherzano col fuoco”
Legge elettorale. È fuoco già aperto, da parte del governo, per blindare il testo del Rosatellum bis, la legge che nega al cittadino il diritto, costituzionalmente riconosciutogli, di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.
Il capogruppo dem alla Camera, nonché padre del Rosatellum bis, rivela all’Ansa che l’intenzione della maggioranza è quella di porre la questione di fiducia. “Ho telefonato al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni – ha detto Rosato – riferendo che la valutazione della maggioranza sarebbe che è opportuna la fiducia, perché il testo è frutto di un faticoso equilibrio tra maggioranza e opposizione e sottoporlo ai voti segreti metterebbe in difficoltà il complesso del testo. Non possiamo fare a meno della legge elettorale e questo testo va votato nel suo complesso con l’equilibrio raggiunto”.
Ma quale equilibrio, “onorevole” Rosato? Per voi fare gli interessi di Renzi e Berlusconi, negando, in modo incostituzionale, ai cittadini di scegliere i parlamentari, con una legge elettorale che fa acqua da tutte le parti e, soprattutto, impone i capilista, per far tornare in auge il delinquente più noto d’Italia, Silvio Berlusconi, sarebbe equilibrio? Questo non è equilibrio, “illustre onorevole” Rosato. Questa è una specie di dittatura, nella quale voi vi divertite a fare i giochi di potere ed il cittadino è costretto a subire, ancora una volta, le vostre scelte.
Naturalmente non mancano le polemiche, anche all’interno di Montecitorio. Protesta chi pensa al bene comune, ai diritti dei cittadini, ma protesta anche chi guarda solo al suo orticello e sa che, con il Rosatellum bis, resterebbe fuori dal mondo ovattato dei palazzi del potere.
“È un atto eversivo contro la democrazia, la libertà del voto e la sovranità dei cittadini”, ha attaccato il capogruppo M5S a Montecitorio, Simone Valente. “Il tutto – ha aggiunto – con la complicità di Lega e Forza Italia che, sulla carta, sono all’opposizione, ma che fanno parte di questo grande e vergognoso inciucio contro i cittadini”.
E poi, arrivano le proteste del coordinatore Mdp, Roberto Speranza: “È oltre i limiti della democrazia. Qui si sta scherzando col fuoco. Una legge che toglie la sovranità ai cittadini di scegliere i propri eletti viene approvata togliendo la sovranità al Parlamento. Non voglio credere che sia vero”. Quali siano i motivi delle parole di Speranza, possiamo solo supporlo, fatto sta che sostiene il vero.
Il capogruppo di FI, poi, Renato Brunetta, nonostante si dica contrario alla fiducia, sostiene che “è comprensibile che, a pochi mesi dallo scioglimento delle Camere, la maggioranza che sostiene Gentiloni chieda al governo di porre la questione di fiducia come strumento per l’approvazione della legge elettorale. Già in Commissione abbiamo sostenuto come questa legge elettorale, nello scenario attuale, rappresenti il miglior compromesso possibile. Questa riforma serve al Paese per andare al voto in modo ordinato e per avere un sistema elettorale omogeneo tra Camera e Senato”. Come no, “onorevole” Brunetta, aggiungiamoci pure il fatto che la legge conviene a voi, come alla Lega e ad altri partiti, per rimanere attaccati alle vostre comode poltroncine parlamentari e per far tornare alla luce della ribalta politica, il vostro leader, che dovrebbe stare dietro le sbarre e che invece continua a giocare sporco, in modo losco ed occulto, con un Renzi che avrebbe già dovuto mollare mesi fa ed invece è ormai rapito dal vortice del potere, che proprio non si rassegna ad abbandonare.
Lei, “eccelso onorevole” Brunetta, usa la parola compromesso, che già noi poco digeriamo. Ma quella esatta sarebbe dittatura, nascosta da un velo scrupolosamente e sottilmente costruito da chi, in fatto d’illegalità, la sa lunga.
Acquista il mio libro: Qualcosa di Superiore