Questo disegno nasce dalla personale passione per il mare. Chi mi segue sa bene che il mare è più che una passione, quasi un’esigenza e spesso diventa protagonista della mia narrativa. Cito, a tale proposito, un breve brano del racconto inedito, dal titolo “La signora col vestito rosso”: “Mi tuffai immediatamente in quel miracolo della natura e nuotai per circa un’ora. Mi chiedo spesso come sia possibile che l’unico luogo in cui riesco a frenare i pensieri è l’acqua del mare. È sempre stato così, da quando ero un bambino. Si sfocano piano piano mentre mi avvicino all’acqua e poi, di colpo, quando mi ci trovo immerso, essi scompaiono del tutto, cancellati dalla trasparenza del mare. È un fenomeno strabiliante, di cui ancora non riesco a trovare la spiegazione”. Ed a questo punto, mi viene in mente una frase, scoperta di recente, del ben più grande e noto di me George Byron: “Quando sei in mare la tua mente è sgombra, libera da qualsiasi confusione, sei concentrato. Ad un tratto la luce diventa più nitida, i suoni sono più ricchi e tu sei invaso dalla profonda, potente presenza della vita…”. Parole che si commentano da sole per profondità, lirismo, ricchezza di concetti.
Tornando al quadro, i della donna, sulla spalla sinistra, sono ispirati a mia madre, la persona più pura, com’è appunto il mare, che conosca; i suoi non sono nel punto in cui li ho collocati e, per riservatezza nei suoi confronti, mi astengo dal rivelare la parte del corpo in cui si trovano.
Il mancato colore della creatura del mare è una scelta, proprio per dare maggior rilievo alla meravigliosa distesa azzurra che la circonda.
Carboncino, pastello, gesso, su cartoncino 30 x 42