Una serie di dispiaceri rendono la mia vita interiore, in questo periodo, particolarmente delicata. Il distacco, definitivo, dalla vita di mio padre: la sua biblioteca di circa 4.500 volumi, che, d’accordo con mia madre e le mie sorelle, ho deciso di donare al polo culturale del Consiglio Regionale della Calabria, dove papà ha lavorato come capo ufficio stampa per 25 anni. La perdita dell’ultimo pezzettino di famiglia, in quel di Catanzaro, dove abbiamo trascorso i momenti più sereni, di cui ora resteranno solo ricordi. La notizia di un caro, carissimo amico in coma. Amico sincero, con cui le frequentazioni erano rare ma intense. Tutto ciò ha fatto nascere dalle mie mani questo quadro.
Carboncino, gesso ed acquarello, su cartoncino 30 x 23