La pagina bianca si è riempita da sola: le mie mani si muovevano quasi inconsapevolmente, seguendo il dolore dei pensieri. Chi soffre di depressione sa bene quanto le feste ed i periodi felici per tutti, siano ancora più dolorosi. Per me, da quando mio padre è morto, il Natale ed il Capodanno, soprattutto, sono diventati un dramma.
Le lacrime di sangue, invece, le ho messe di proposito, nel tentativo di rappresentare quanto dolore c’è in chi soffre di questa patologia. Io non riesco quasi mai a piangere, quando succede è una liberazione. E, come per me, è così per molte persone affette da tale patologia. Il sangue, però, è un pensiero ricorrente: desiderio di morte, autolesionismo, finalizzato ad avvertire dolore fisico, che possa velare quello interiore…. Ma è tanto difficile, come complicatissimo è descriverlo. Il lato positivo, però, è che quando se ne esce, ci si sente invincibili, intoccabili, come se niente e nessuno potesse scalfirci ed il mondo assume un incanto splendente e degli odori sensazionali: si avverte tutto il bello della vita molto più intensamente…
Carboncino su cartoncino, 15 x 20