Migranti: è apocalisse. E la chiamano civiltà
31 Gennaio 2016L’Italia manifesta allegramente difendendo la famiglia tradizionale dagli attacchi che l’evolvere della società le ha ormai imposto di accettare… intanto le tragedie del mare continuano ad uccidere
La civiltà non ha cancellato la barbarie, l’ha perfezionata e resa più crudele e barbara.
(Voltaire)
Sono 700 i bambini vittime del mare nell’anno appena conclusosi e 200 circa, in tutto, tra cui moltissimi bambini, solo nel mese di Gennaio del 2016. Ma forse non è corretto, a questo punto, chiamarle vittime del mare. E’ arrivato, ritengo, il momento di attribuire la responsabilità di queste perdite di vite umane a chi le ha in mano e continua a trattare, discutere, tentare in ogni modo di non avere l’invasione di migranti. Mi riferisco alle politiche europee, che, finora, più che mettere a rischio il trattato di Shengen non hanno saputo, o voluto, fare.
Ancora naufragi, questa notte. Ancora bambini morti nel mare Egeo. Cinque, questa volta, e 39 migranti in tutto.
Intanto, a livello europeo si continua a parlare di Shengen ed a pensare a politiche difensive, mentre l’Italia scende in piazza per far valere i diritti della famiglia, alla vigilia di una discussione in parlamento, che è ormai oggetto di baratto: tu dai una poltrona a me, io do un voto a te.
La nuova tragedia del mare è avvenuta questa notte: un’ imbarcazione sulla quale viaggiavano 53 profughi provenienti da Siria, Afghanistan e Myanmar, è naufragata mentre tentavano di raggiungere l’isola greca di Lesbo.
Solo pochi giorni fa 25 persone, tra cui 18 bambini, non sono riusciti a salvarsi davanti all’isola greca di Samo.
Non possiamo non esprimere rammarico per quanto non si sta facendo a livello politico per evitare che altre vite s’interrompano così malamente, mentre cercano condizioni migliori. Questa non è civiltà. Questo non è il mondo che vogliamo. Vorremmo che dalla politica provenisse aiuto a queste persone e non solo difesa dall’invasione dei nostri bei paesi, con le nostre belle case, dove i nostri bambini dormono al calduccio di un letto rassicurante.
Questa è vera barbarie e ci vergognamo di far parte di quella che continuano a chiamare civiltà.
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