Depressione, il primo passo per guarire
8 Febbraio 2016La depressione colpisce nel mondo 121 milioni di persone, compromettendone seriamente la capacità di lavoro e di relazione. Nella sua forma più grave può portare al suicidio ed è responsabile di 850.000 morti ogni anno. Un nuovo studio ci dice che il 15 per cento dei soggetti che vivono nei paesi ricchi ha probabilmente sofferto di depressione nella propria vita contro l’11 per cento degli abitanti dei paesi sotto sviluppati o in via di sviluppo. La percentuale di chi ha riferito un episodio di depressione nell’ultimo anno è risultata del 5,5 per cento, di gran lunga inferiore, quindi, a chi ne soffre.
Sconfortante, questo dato, che, insieme con il pregiudizio che ancora circonda la patologia di credenze antiche ed errate, è il primo ostacolo per la guarigione. Il problema principale di patologie come la depressione è il fatto che, nella maggior parte dei casi, chi ne è vittima rifiuta di ammetterlo.
Alcuni aspetti sono risultati indipendenti dalla cultura di appartenenza : le donne hanno una probabilità di soffrire di depressione doppia rispetto agli uomini, e la perdita del partner, sia essa dovuta a morte, divorzio o separazione, è una delle cause più comuni.
Indipendentemente da tutto ciò, il primo passo per guarire, perché, sottolineo, guarire è possibile, è proprio riconoscerla. Cosa non facile per nessuno, perché si tende ad auto colpevolizzarsi, a dire io ce la posso fare da solo, a pensare, erroneamente, che la forza di volontà riesca a portarci fuori dal tunnel. I centri che controllano la volontà, studi alla mano, sono i primi ad essere colpiti quando c’è un episodio depressivo in corso. Niente di più sbagliato, dunque.
Per guarire, dunque, il primo step è riconoscere la malattia, quindi rivolgersi ad uno specialista serio, che, in casi non troppo gravi, potrà curare anche solo con una buona psicoterapia (in base alla mia esperienza cognitivo post razionalista: è l’unica che funziona), nei casi più delicati con un insieme di farmaci accostati alla psicoterapia. Con un po’ di pazienza, guarire è possibile.
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