Renzi e il delirio di onnipotenza
21 Febbraio 2016Una minaccia vera e propria quella lanciata da Renzi ai CinqueStelle, come nella più classica delle dittature
“I grillini vogliono solo far male al Pd. Se continuano, metto la fiducia dopo un’intesa con Ncd”. Una minaccia vera e propria, come nella più classica delle dittature, quella lanciata dall’onnipotente Renzi sulla legge Cirinnà, dall’alto dell’assemblea del Pd.
In politichese, equivale a dire “noi non abbiamo i voti al Senato per approvare il disegno di legge Cirinnà, quindi o i Cinquestelle votano con noi, o togliamo l’adozione del figlio del partner e recuperiamo gli alleati centristi” (con la minoranza Pd emarginata, ancora una volta).
Senza entrare nel merito della questione, personalissima, della legge Cirinnà, sottolineando però che il parlamento è bloccato da settimane sul nodo Unioni Civili, a noi sembra che Renzi abbia perso quel briciolo di buon senso che gli era rimasto.
D’accordo, non si può tenere fermo un paese, trasbordante di problemi di ogni genere, sulla questione delle Unioni Civili, questo è un dato.
Ma la minaccia lanciata da Renzi fa pensare sul serio che la democrazia in Italia stia diventando un ricordo lontano. Lui fa, mosso da non sappiamo bene quali destre mani, lui decide, manovrato da cervelli non ben identificati, lui pretende. Se qualcuno lo contraddice, giù con le armi dittatoriali, fiducia, in questo caso.
Il dato più allarmante è che il premier non entra nel merito delle questioni, pensa solo a portare a casa risultati, uno sull’altro, non importa quali, non importa facendo quanti giochini beceri da palazzo, cosa che i CinqueStelle non hanno compreso o si rifiutano di accettare, continuando, come ha fatto oggi Luigi Di Maio, a sviscerare nodi che al premier neanche interessano.
Il problema, però, per l’onnipotente è che non ha fatto bene i suoi conti. Non è poi così invincibile, se il suo partito va disgregandosi sempre più.
Fortuna per noi. Salvezza per il Paese, se ancora qualcuno riesce a contraddirlo.
La settimana prossima sarà decisiva. Avremo la possibilità di capire se siamo sotto la dittatura di un uomo mentalmente disturbato e gravemente malato di onnipotenza o se, invece, un pizzico di democrazia esiste ancora, in questo paese che sembra sempre più andare allo sfascio.
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