Sguattere di Stato
9 Aprile 2016Addirittura Renzi ammette: “Sì, siamo in difficoltà”
E’ la peggiore pagina di storia politica, quella che si sta scrivendo in questi giorni, dopo lo scandalo del petrolio. Ogni giorno viene fuori un nome nuovo.
A prescindere dalla povera Federica Guidi, che si sente trattata come una sguattera dal compagno, il quale, lamenta l’ex ministra, non fa che chiederle favori. Però, certo, i favori lei glieli ha fatti, la signora o sguattera che dir si voglia, con la complicità di Maria Elena Boschi in primis. Ma ora scopriamo che in mezzo allo scandalo, a questa storia di scambi di favori che somiglia ad un film sulla malavita, ci sono anche le manine di Del Rio, di Padoan, addirittura della Finocchiaro, finora insospettabile di bassezze del genere. Però pare proprio che sia stata la vicepresidente del Senato a rendere possibile la presenza di Gemelli, compagno della Guidi, in Senato, guarda un po’ il caso, nel giorno dell’approvazione del famoso emendamento pro petrolieri.
La situazione del governo attualmente è appesa ad un filo, tanto che addirittura Renzi, noto per l’abilità nel negare l’evidenza, ha ammesso: “Sì, siamo in difficoltà”. Roba da non crederci, per la prima volta da quando ricopre la carica di premier, dice la verità. Ma, aggiunge, andiamo avanti. E chi s’illudeva del contrario, caro presidente. Avete ancora qualcosina da sistemare, qualche favore da fare, pur se, sia chiaro, non siete il governo delle lobby. Ma ci faccia il piacere, presidente, lei, le sue frottole, le sue ministre, sguattere o santerelline che negano sino all’inverosimile come solo lei sa fare; certo, con la Boschi ha fatto un ottimo lavoro: l’ha plasmata a sua immagine.
Tornando al dunque, l’impressione è che nello scandalo petrolio, le mani in pasta ce le abbiano un po’ tutti, i signori e le signore al potere. Andare a casa e mollare le poltrone è opzione che non considerano. Dunque non ci resta che aspettare che la magistratura faccia il suo lavoro e sperare, soprattutto, che lo faccia seriamente, senza magari, farsi comprare con qualche elargizione in denaro, o, perché no, petrolio.
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