Giorno vittime tortura. Pensiero a morti di mafia
26 Giugno 2016Giornata mondiale per le vittime di tortura. Il nostro pensiero, oltre che a Cucchi e Reggeni, Ad Attilio Manca, Peppino Impastato, Giuseppe Di Matteo ed alle altre vittime di mafia
Oggi ricorre la giornata internazionale delle Nazioni Unite per le vittime di tortura. Al di là del poco spazio dato all’argomento da parte della stampa, ciò che mi chiedo è perché le pochissime persone che ne parlano ricordano solo le vittime più recenti, come Reggeni o Cucchi?
Per carità, giustissimo che il pensiero vada a loro. Ma perché nessuno parla di Attilio Manca, evidentemente torturato prima della morte, viste le foto di come è stato trovato il corpo? Perché nessuno cita Peppino Impastato? Perché nessuno considera il piccolo Giuseppe Di Matteo figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, ex-mafioso, che venne strangolato e successivamente sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996, all’età di 15 anni, dopo 779 giorni di prigionia? E l’elenco sarebbe ancora lungo.
Sacrosanto affrontare il tema del vuoto normativo che c’è, a proposito del reato di tortura, nel nostro paese, come affermato dallo stesso ministro della Giustizia Andrea Orlando. Vuoto gravissimo e da colmare al più presto.
Ritengo, però, che in una giornata come questa, ci sarebbe dovuta essere una vera e propria mobilitazione da parte degli organi d’informazione, sui delitti di mafia, preceduti da tortura, per molti dei quali, ancora, c’è tanta di quella sabbia di omertà a coprire la verità, che non si conoscono i colpevoli.
Noi, in questa sede, oggi, oltre che a Cucchi e Reggeni, pensiamo ad Attilio Manca, la cui vita è stata stroncata a soli 34 anni ed ancora, ufficialmente, non si sa da chi e perché. Pensiamo a Peppino Impastato, che ha combattuto per tutta la sua breve vita contro la mafia, che alla fine se n’è liberato in modo atroce. Pensiamo al piccolo Giuseppe Di Matteo, che, a soli 15 anni, è stato malamente ucciso, con l’unica colpa di essere figlio di un pentito. E pensiamo a tutte le altre vittime di una mafia brutale e violenta, oltre che sempre attenta a non lasciare traccia.
Il nostro pensiero va a loro, alle loro famiglie, ai loro amici, a tutte le persone che hanno sofferto ed ancora soffrono per queste morti, avvenute, ciò è indiscutibile, dopo torture atroci.
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