Renzi, il ballista numero 1 al mondo
1 Agosto 2016In un’intervista fiume rilasciata ieri alla sdraiata “Repubblica”, Renzi ha dato il meglio di sé, quanto a bugie. Ne ha sparato una dopo l’altra, senza vergogna, non curante del fatto che, data la sua attuale, delicatissima situazione, avrebbe fatto bene a rimanere in silenzio, con la scusa, plausibile, della pausa estiva
Da Banca Etruria, alle tasse, dal Referendum, alla stabilità del Paese e molto altro ancora: Renzi, intervistato dalla “Repubblica”, attualmente particolarmente sdraiata ai piedi del governo, non si è lasciato sfuggire nulla. Ha raccontato balle su balle, coprendo ogni possibile argomento politico senza deludere mai sulle sue qualità di bugiardo. Pinocchio, al confronto, è un dilettante.
“Su Banca Etruria noi siamo stati di una severità esemplare, arrivando al commissariamento e alle doppie sanzioni” dice il premier. Ma, presidente con la p minuscola, non fu Bankitalia a commissariare Etruria? A quanto ci risulta, sì. Complimenti per la severità. Se ci spiegasse in cosa è consistita realmente, le saremmo grati.
Tasse? Tutta colpa dei governi Letta e Monti, secondo Renzi. Ma “noi seguiremo la linea tenuta fin qui, scongiurando un salasso da 15 miliardi, dunque l’Iva non aumenterà”. Che sollievo, signor presidente, l’Iva al 22 per cento è così bassa, che non possiamo che ringraziarla. A parte il fatto che, riguardo le clausole di salvaguardia, se non ricordiamo male, parte di esse furono inserite dal governo Renzi nel 2015. E siamo convinti di ricordare bene.
E passiamo al Referendum, argomento estremamente succulento per le frottole sparate in passato da Renzi e per le nuove raccontate ieri a “Repubblica”. Esordisce dicendo: “Personalizzare questo Referendum è il desiderio delle opposizioni, non il mio”. Ma, signor presidente, questo lo ricordiamo tutti molto bene, è stato lei a dire che se vince il NO torna a casa. Ora, comprendiamo il suo terrore per il fatto che tale eventualità diventi sempre più probabile, ma spararla così grossa, suvvia, sta davvero superando se stesso.
Sulla stabilità del Paese, Renzi dice che “se vince il sì ci saranno governi più stabili”. Presidente, forse dovrebbe dare una lettura, anche veloce ad un manuale di diritto parlamentare e, magari, anche a quella Carta Costituzionale che sta tentando di modificare, in modo goffo, azzardato, confuso e scriteriato. Perché, se non lo sapesse, la stabilità dei governi dipende dalla coesione delle maggioranze… Beh, sarebbe troppo pretendere da lei la conoscenza di queste regole base di politica ed istituzioni. In fondo è solo il presidente del Consiglio dei ministri.
Il peggiore in assoluto della storia italiana, secondo chi scrive, di cui speriamo il Paese possa liberarsi prima possibile. Per poi ripartire.
Acquista il mio libro: Qualcosa di Superiore