Rai: è dittatura Renzi. Scoppia “caso” Berlinguer
10 Agosto 2016Dopo Giannini, Berlinguer, Lillo e Greg, ancora in bilico, la dittatura renziana fa saltare anche “Scala Mercalli”. “ Non ci hanno perdonato le puntate su trivelle, energia, cemento e grandi opere che documentavano con rigore scientifico verità diverse da
quelle dell’esecutivo”, dice il conduttore. Intanto il caso Berlinguer diventa un boomerang e c’è chi dice che la giornalista potrebbe candidarsi come l’anti Renzi. Berlinguer smentisce
Mussolini, al confronto di Renzi, era un liberale. La dittatura imposta dal premier sulla tv pagata da noi cittadini sta raggiungendo dimensioni macroscopiche.
Dopo la Berlinguer, Massimo Giannini, forse anche Lillo e Greg, dopo la cancellazione della satira politica in radio, a saltare è Mercalli, il quale esprime, senza peli sulla lingua, il suo pensiero: “E’ evidente che la scelta di chiuderci è dovuta al fatto che non fossimo allineati alle posizioni dell’esecutivo di Renzi su tanti temi, come le trivelle o la Tav, il cemento e le grandi opere. Stanno trasformando l’epurazione in una scienza: fanno interventi mirati e chirurgici per non sollevare polemiche, come negli editti di Berlusconi”. Molto peggio, secondo chi scrive. “Non ci hanno perdonato le puntate su trivelle, energia, cemento e grandi opere che documentavano con rigore scientifico verità diverse da quelle dell’esecutivo”. Se questa non è dittatura, mi chiedo cosa altro possa essere.
Intanto, la parte del Pd avversa al premier, punta su Bianca Berlinguer come possibile candidata anti Renzi. “Se per una vicenda che ha visto lei protagonista, viene evocata la sua figura come una possibile alternativa alla stagione renziana, questo non è solo legittimo, ma deve spingere la sinistra dentro il Pd ad una seria riflessione”, tuona Gianni Cuperlo.
Ieri sera, al termine della trasmissione In Onda, Rosario Crocetta era incontenibile: “Bianca for president! Avete visto la sua pagina facebook? Ha fatto un milione di visualizzazioni. Questo è un fatto politico, la vuole il popolo della sinistra”. Effettivamente i numeri della pagina facebook della Berlinguer sono importanti. Il post di ringraziamento della giornalista per “l’affetto dimostrato dai telespettatori” ha avuto 65.412 like, è stato cliccato oltre 243mila volte, commentato da oltre 10mila persone e condiviso da altrettante.
La diretta interessata sembra irremovibile: “Il mio lavoro – dice – è fare la giornalista”. Buon per lei, grande dimostrazione di serietà professionale. Tutto ciò che si sta muovendo attorno al suo “fenomeno”, però, è un segnale politico chiaro ed importante. Il popolo italiano non accetta più Renzi ed il suo entourage. Se non fosse stato già abbastanza evidente alle ultime elezioni comunali, ora Renzi dovrà farsene una ragione ed abituarsi all’idea di abbandonare la sua poltrona di Palazzo Chigi, alla quale sembra abbarbicato.
Quanto a noi, cittadini, l’appuntamento è in autunno, inverno al massimo, per andare a votare al referendum e lanciare un ulteriore segnale a questo signore, che, oltre ad aver portato il Paese alla rovina, pretende di tenerlo sotto scacco.
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