Boschi Salvini dalla Gruber: gag comica più che dibattito politico
8 Ottobre 2016Con tanto di pelle diafana e fard rosa all’ultima moda, la signora, ribattezzata signorina, delle riforme si è presentata a testa alta, dopo aver, bisogna ammetterlo, studiato a dovere, nel salotto di Lilli Gruber a “Otto e mezzo”.
Ha citato articoli su articoli della Costituzione ed ha anche mantenuto la calma, come solo chi sa di essere dalla parte del torto ed è abituata a ricevere insulti, quando Salvini, in modo poco corretto, ha spostato il dibattito sulla storia infinita di Banca Etruria e del padre del ministro.
Messa da parte la parentesi bancaria, su insistenza anche della conduttrice, lo scontro è tornato a concentrarsi sulla battaglia referendaria.
“Votare No – ha detto Salvini – servirà a mandare via la signorina Boschi”. La quale è stata addirittura pronta a rispondere a dovere, rivolgendosi a Salvini come al giovanotto. Più che un dibattito politico, sembrava una gag comica.
In caso di mancata vittoria del Sì, ha sintetizzato la Boschi, tutto rimarrebbe come è ora. “Non vogliamo spaccare l’Italia”, ha garantito la ministra, precisando che “questo è un referendum che porta al cambiamento“.
Per Salvini, però, “se vince il no, seriamente si può mettere mano a una riforma con l’elezione diretta del capo del governo (sacrosanto, ndr) e con il federalismo (non si può certo avere tutto, non da uno come Salvini, ndr).
“La Costituzione si cambia, ma in meglio e non in peggio” ha aggiunto il leader leghista. Ma a giudizio della Boschi, il 4 dicembre è un’occasione irripetibile: “Dire ai cittadini di votare No – ha detto – con la falsa promessa che tra 6 mesi si avrà una nuova riforma è una bugia”.
Ma Salvini non ci è cascato, e ha rilanciato: “Io mi fido più di quel che dice Onida che di quello che dice Benigni. Questa riforma è fatta male e votando No posso mandare a casa Renzi, io approfitto. Che posso volere di più?” Per ora nulla, in effetti. Grande battuta, quella su Benigni.
Solita solfa, invece, da parte della “signorina” delle riforme, colpo basso di Salvini, questo bisogna ammetterlo.
Trasmissione del tutto inutile, se non per far fare quattro risate al pubblico. Ma, di lì a poco, ci sarebbe stato Crozza.
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