Razzismo, storie di ordinaria follia. Ma stampa segue Salvini, che fa notizia
4 Luglio 2018Razzismo. Sempre più casi di violenza contro persone di colore. Mentre l’UE gioca a palla con le navi di richiedenti asilo, lasciandone naufragare, ogni tanto, qua e là, alcune, rimanendo ferma di fronte a morti, anche di bambini, che si sarebbero potute evitare, in Italia la gente ha assunto un atteggiamento di pericolosa indignazione, quando non indifferenza
Razzismo. Torino, 29 giugno scorso: Ahmed, giovane sudanese, fuggito dalle persecuzioni nel Darfur, è seduto su una panchina davanti ad una chiesa, nel quartiere Mirafiori. Gli si avvicinano due uomini di mezza età, chiedendogli 50 centesimi. Dunque, visto che lui non li ha, gli puntano un coltello a serramanico alla gola e gli sguinzagliano contro un cane. Poi partono gli insulti razzisti e la domanda: “Perché sei qui, negro di m…?”. Quindi, gli insulti, botte, pugni e calci a raffica. La conclusione della storia non è meno inquietante dell’inizio.
E questo è solo uno dei numerosissimi episodi razzisti che si stanno consumando nel nostro “civilizzato” paese.
A noi pare che di civile, in quanto si sta verificando, c’è ben poco. A noi pare che stiamo pagando le conseguenze di un’alleanza di governo che non si sarebbe dovuta fare. A noi pare che un Salvini in delirio di onnipotenza, da far sembrare anche Berlusconi un agnellino, stia dando vita a una deriva di disumanità pericolosissima.
Il presidente del consiglio Conte, da parte sua, gioca a rimpiattino con la Merkel, sulla pelle dei migranti, avendo poi l’ardire di sostenere che finalmente l’Italia è rispettata dall’Unione Europea. Peccato che poi si scopra che persone, perché sono esseri umani prima che migranti, vengono lasciati in mare, a morire, se è il caso, purché non entrino in territorio italiano.
Ed il premier parla di rispetto. Il rispetto è dovuto esclusivamente alle nazioni? E le persone, gli esseri viventi? I bambini, le donne, gli scrittori che passano sopra alla paura pur di raccontare verità scottanti?
Ciò che sconvolge ulteriormente, se possibile, è la reazione blanda della stampa. Perché? Ma perché l’informazione va dove il potere e le lobby le impongono, ma anche dove la notizia vola, come in questo caso. Che gran parte dell’Italia sia ormai dalla parte di Salvini, appare chiaro come il sole. Dunque, che importa se, anziché andare avanti, la civiltà, scivola precipitosamente all’indietro di decenni e decenni?
La notizia, ora, è Salvini. Bene o male, l’informazione parla di Salvini. Salvini che fa il bagno nella piscina confiscata alla mafia, senza, però dire una parola sui depistaggi di Via D’Amelio, Salvini cui vengono sequestrati milioni di euro, che sostiene di non avere e così via, lui avanti e la stampa dietro.
La verità è una sola. L’informazione in questo paese è inesistente già da tempo, ma, soprattutto, la verità è che il Movimento 5 Stelle, reale vincitore del voto del 4 marzo, ha fatto un errore madornale ad accettare il compromesso di un governo con la Lega.
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