Migranti. Ong discutibili, scafisti che approfittano dei pochi quattrini racimolati da gente disperata in fuga da guerre, fame, miseria. Porti chiusi per questioni politiche, per il gioco del “chi vince è più forte”. Per quanto ci riguarda, ad oggi, a vincere è solo la disumanità, l’indifferenza nei confronti di gente oltre l’esasperazione, di bimbi annegati prima di aver compiuto 3 anni.

Non entriamo nel merito delle responsabilità, non ci addentriamo nel discorso della trasparenza delle Ong, né, tanto meno, in quello di scafisti senza scrupoli che lucrano sugli esseri umani indifesi. Noi siamo qui solo per urlare alla vergogna!

Vergogna!  Perché i bambini muoiono, le donne annegano, gli uomini rimangono prigionieri, stipati in minuscoli camion che nemmeno nella storia dell’Olocausto, forse, ricordiamo.

L’importante, per noi, non è di chi sia la colpa, la miseria umana, la spietatezza. L’essenziale, per noi, è che non avvenga mai più, perché mai più vogliamo vedere immagini come quelle che girano in questi giorni. Non vogliamo mai più vedere un bimbo senza vita, per mancanza di aiuti, ma neanche solo un bambino in lacrime amare di consapevole rassegnazione.

Questa non è civiltà. L’Europa, che si professa Unione Europea,  civile, basata su contratti firmati e sub firmati, sta dimostrando la più totale disumanità, il più vergognoso menefreghismo, nei confronti di chi ha bisogno. “Ma le Ong… e gli scafisti” provano a giustificarsi.

E allora? Se il mio vicino di casa delinque, io sono autorizzato a fare altrettanto?

La verità è una, da parte nostra almeno. La vita umana è bene prezioso, da salvaguardare senza considerare chi ci stia dietro, quali traffici illeciti l’abbiano portata sino ai nostri porti. La vita di un bambino, poi… credo che i commenti siano superflui, anche perché chi scrive non riesce più a farlo. Non su questo argomento, rimanendo indifferente come professione vorrebbe.

Non vogliamo più vedere bimbi annegati per il menefreghismo di un’UE che si dichiara civile, per il gioco del “vinca il più forte”.

Non ne possiamo più. Vorremmo solo tornare ad essere umani…