Dobbiamo scavare pozzi o fare rivoluzioni? Così Spirlì si scaglia contro l’ipotesi Gino Strada
12 Novembre 2020Il presidente facente funzione della Calabria si mostra irosamente contrario sulla possibile nomina del fondatore di Emergency: “Non abbiamo bisogno di missionari africani”
Gino Strada: personaggio autorevole, medico, missionario, serio, insignito di più di un premio. Attualmente proposto dal governo Conte per sostituire quella specie di pagliaccio che sinora ha ricoperto la carica di commissario alla Sanità della Calabria. Poi è stata la volta del neocommissario ad acta, che ha addirittura superato il suo predecessore.
In un video, pubblicato in esclusiva dal Giornale.it, il neocommissario Zuccatelli sosteneva teorie semiserie sul Coronavirus. “La mascherina non serve a un cazzo! Per beccarti il virus, se io fossi positivo, sai cosa devi fare? Devi stare con me e baciarmi per quindici minuti con la lingua in bocca, altrimenti non te lo becchi il virus!“, aveva dichiarato.
Eppure Gino Strada, la sola sua proposta, ha scatenato l’ira di Nino Spirlì, presidente facente funzione della Calabria, che ha sparato a zero in diretta ai microfoni di Tagadà su La7.
“Mandateci anche i padri comboniani e diteci dove dobbiamo scavare i pozzi. Ma cosa c’entra Gino Strada? La Calabria è una Regione dell’Italia, ci sono fior di professori, si cerchi qui chi si deve occupare della sanità calabrese. Non abbiamo bisogno di essere schiavizzati nella nostra sanità. Ora basta, è una vergogna a cui il governo deve mettere fine. Non abbiamo bisogno di geni che vengono da altre parti del mondo, men che meno del professore Strada. Non ci servono missionari africani, non ne abbiamo necessità“, ha tuonato il presidente facente funzione della Calabria ai microfoni di Tagadà su La7. Il suo auspicio è che ai “fior di professori” del posto si possano dare i compiti di gestire la sanità calabrese: “Non abbiamo bisogno di essere schiavizzati nella nostra sanità. Ora basta, è una vergogna a cui il governo deve mettere fine.
Inutile dire che è tutta questione di schieramenti politici. Accettare Gino Strada in una regione di super destra? Nooooo, non saremmo in Italia, non saremmo nel Paese dove tutto conta tranne l’interesse dei cittadini e in questo caso, la salute; ma che sarà mai più di una poltrona in più al posto giusto, o sbagliato che dir si voglia. Non saremmo nel Paese dove la politica e tutti i suoi interessi la fanno da padroni.
“I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela”, diceva Enrico Berlinguer. Pensiamo solo se vivesse oggi…
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