Covid Calabria. Gaudio si dimette da commissario. Strada: “Aiuto da Emergency e Protezione Civile
18 Novembre 2020E sono tre, sono tre, sono tre. Non è un replay dell’epico momento in cui Altobelli, con la sua tripletta, ha fatto vincere i mondiali dell’82 all’Italia.
Qui si parla di cose, per quanto ormai divenute comiche sulle bocche di tutti, ben più serie. E più gravi. Per la terza volta un commissario alla sanità calabrese rinuncia all’incarico. Motivi personali. Nulla da dire. Da sottolineare, però, c’è che un settore già sull’orlo del baratro nella punta dello stivale, rischia di andare ancora più giù, con tutte le conseguenze del caso.
La fortuna è che Gino Strada ha spiegato che la sua Emergency, insieme con la Protezione civile, hanno raggiunto un accordo di collaborazione per contribuire concretamente a rispondere all’emergenza sanitaria in Calabria. Strada ha anche ringraziato il “governo per la stima che ha dimostrato per il lavoro di Emergency e le tante persone che ci hanno dato fiducia, offrendo da subito il loro sostegno”. Sembrerebbe, però, che stima e fiducia siano state più che ben riposte. Per la prima volta la sanità calabrese vede la luce. E non è poco. Se, com’è vero, del disastro sanità in Calabria tutti sapevano. Ma nessuno sentiva e tanto meno parlava. Ne parla Stella dalle colonne del Corriere della Sera di oggi.
“Per decenni il settore, che assorbe oltre metà del bilancio regionale, è stato regolarmente saccheggiato. E adesso si è arrivati ai tre commissari saltati in pochi giorni”, scrive Stella.
“Ma per capire quanto sia fradicio il sistema, occorre tornare indietro. E ripartire da una intercettazione in cui qualche anno fa l’allora potentissimo Satrapo della sanità calabrese, Domenico Crea detto Mimmo, spiegava come va il mondo (il «suo» mondo) a un collaboratore che aspirava a essere eletto al Consiglio regionale: «Ma quando tu hai me, cretino, che vuoi fare? Ti prendi 10.000 euro di consigliere? E che minchia sono?». Spiccioli erano, per lui, a confronto dei soldi veri. «Senti quello che ti dice Mimmo». E spiegava che gli amici che aveva avuto intorno, armeggiando sulla Sanità, erano «tutti miliardari. Il più fesso di loro è miliardario… E ti ho detto tutto…”. continua Stella.
Siamo, insomma, alle solite. Solite corse per le poltrone, solite poltrone per soldi, solito malfunzionamento della cosa pubblica, statale e, in questo caso, disfunzione disastrosamente regionale.
“Molta gente vorrebbe che il governo proteggesse il consumatore. Un problema molto più urgente è che il consumatore deve proteggersi dal governo” Milton Frieman.
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