COVID-19, Ci piacerebbe sapere
28 Novembre 2020COVID-19. Ci piacerebbe sapere cosa c’entri il nemico delle cosche, l’uomo avverso a stare dietro le scrivanie che ha sempre preferito le strade, una personalità delle istituzioni, con la nomina di commissario alla sanità in Calabria. La risposta del governo è che la Regione abbia bisogno della via della “legalità”. Ma che strano, chi l’avrebbe mai detto? Ma non sarebbe, forse, stato il caso di collocare una personalità del genere dove fosse maggiormente opportuno? No, secondo Palazzo Chigi, che ha abbandonato l’idea di un profilo medico, tecnico scientifico, per paura che risultasse estremamente ingenuo per il ruolo e per il luogo. Così, ecco spuntare fuori dal magico cappello dell’onnipotente Conte, una personalità “credibile e inattaccabile”. Vedremo che succede. Nonostante le imprese impossibili affrontate da Longo, ora si tratta di una sfida davvero titanica: tentare, in piena pandemia, di risanare una sanità commissariata da undici anni. E chissà che, legalità alla mano, il neo commissario non ci riesca.
Ci piacerebbe anche sapere cosa c’entri il Natale con la pandemia che sta devastando il mondo intero. È ovvio che si tratti di interessi economici, ma davvero vogliamo rischiare una gravissima frase tre, dopo la seconda, che è arrivata per tenere aperte le discoteche (c’erano giri di soldi esorbitanti)? Inoltre la chiusura alle 22 che senso ha se non dar luogo alla barzelletta sul compleanno di Babbo Natale? Perché le 22 e non le 21 o le 20? Davvero per andare in chiesa in tempo perché nasca Gesù Bambino? Davvero qualcuno ritiene che Gesù sia nato alle 24 del 25 dicembre, ignorando che quella è una data puramente convenzionale, priva di qualunque attendibilità storica?
Ci piacerebbe ancora sapere perché nessuno si stia muovendo per fermare la carneficina che si sta consumando nelle carceri, dove l’impossibilità di distanziamento sta portando ad un numero di malati e morti insostenibile, tra i detenuti e tra le guardie. E va bene che si tratta di persone che devono scontare una pena (non le guardie ovviamente), ma lasciarli morire e rimanere indifferenti di fronte ai casi di contagio sempre più numerosi equivale ad avere un governo incapace, strafottente, indifferente rispetto alle sciagure umane. Equivale, forse, ad avere un governo che, a parte le poltrone, se ne fotte (mi sia consentito il termine) del popolo che dovrebbe tutelare e rappresentare.
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