Covid-19. Un incubo che ha cambiato le nostre vite per sempre
11 Dicembre 2020Covid-19. Stanotte ho fatto un sogno, forse dovrei dire un incubo. Mi alzavo, come tutte le mattine e trovavo il mondo trasformato. Guardando dalla finestra, vedevo le persone con delle mascherine sul viso a nasconderne i lineamenti, ognuno distante dall’altro di un metro almeno. Gli abbracci erano scomparsi, non ci si avvicinava più. Il Natale, prossimo a venire, era un insieme di limitazioni che facevano delle tavolate fisse nella memoria di ognuno di noi solo un bel ricordo.
Il Paese era diventato una specie di arcobaleno, ma non di quelli belli, che compaiono in cielo dopo un temporale. Era, invece, un temporalesco andare dal giallo al rosso, in base alla gravità della situazione dell’epidemia.
La gente ci moriva attorno. C’era chi andava in depressione perché doveva limitare la propria socialità. I nostri politici facevano quello che fanno sempre: rubavano, litigavano tra loro, erano ridicole rappresentazioni di ciò che ministri, deputati, senatori e governatori dovrebbero essere.
Stanotte ho fatto un sogno: era tutto vero. Si concludeva con la fine di un incubo che sta cambiando la vita d’intere generazioni.
“Coronavirus è peggio di una guerra, dove il nemico è pur sempre un uomo con cui si può trattare, mentre è impossibile qualunque accordo con un virus micidiale che minaccia la nostra sopravvivenza. Resta il dubbio se la tragedia in atto sia un segnale della natura, oppure una manifestazione di idiozia/pazzia degli uomini”. (Giuseppe Zuccarini)
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