Cutro, 67 morti in un naufragio che si poteva evitare
3 Marzo 2023Cutro. Sono sessantasette le anime che hanno lasciato la vita nel mare calabrese di Cutro. Chi scrive non ha intenzione di farne una questione politica, né, tanto meno, di parlare di colpe e responsabilità; credo che tutto ciò sia già sotto gli occhi di tutti. L’intenzione, qui ed ora, è semplicemente quella di rendere omaggio alle persone che, sfuggite ad una realtà infernale, hanno trovato, anziché il rifugio e il sollievo in cui speravano, una morte catastrofica come può essere quella in mare d’inverno.
“Si potevano salvare”, “La procura apre un’inchiesta”: così si legge su qualche giornale. Ma siamo stanchi di sentire notizie al condizionale e, soprattutto, inutili in quanto rivolte al passato. Il nostro pensiero va solo alle sessantasette anime, tra cui bambini, la cui vita è stata spezzata mentre tentavano di salvarsi: un paradosso che, purtroppo, non è più una novità e che lacera il cuore.
La presenza di Mattarella fa piacere, ma non restituisce il respiro a quelle 67 anime che non possono più chiedere aiuto.
Da parte nostra, sessantasette lacrime per ognuna di queste persone, stroncate dal mare in tempesta, mentre ancora speravano di salvarsi da una realtà infernale. E l’inferno l’hanno trovato qui, nel mare di Calabria
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