Amore e depressione, 3 cose da sapere
3 Febbraio 2016La fine di una storia d’amore è sempre e per chiunque un’esperienza dolorosa, che porta sofferenza, anche molto a lungo.
Bisogna distinguere, però, il dolore dalla depressione. Il fatto che una persona pianga, si disperi, non riesca a svolgere le proprie abituali attività subito dopo la conclusione di una storia d’amore tenderei a considerarlo normale, non patologico. La persona, poi, metabolizzato il dolore, si riprende e va avanti.
Diverso è quando subentrano sintomi fisici, spesso disabilitanti. I sintomi della depressione sono innumerevoli. I più comuni sono astenia, incapacità di fare qualunque cosa, senso di angoscia ed estraneamento dalla realtà.
In base alla mia esperienza, non credo che una persona mentalmente sana possa andare in depressione per la fine di un amore. Viceversa, se c’è la predisposizione genetica, un episodio come questo può scatenare la crisi.
In base a studi scientifici e ad affermazioni di medici del settore, nel 99,9 per cento dei casi, nelle donne, la depressione è legata ai rapporti di coppia. Nell’uomo, invece, nella gran parte dei casi, è dovuta alla situazione professionale ed alla posizione economica.
Certo, sembra incredibile che, per amore, si possa arrivare a star male fisicamente. La persona interessata, il più delle volte, si rifiuta di crederlo. La persona depressa tende ad avere scarsa stima di sé, dunque un fallimento amoroso diviene una sconfitta personale ed ecco che subentra la crisi depressiva.
Ma, per capire meglio, basta dare un’occhiata alla letteratura di tutti i tempi per comprendere come ciò sia non solo possibile, ma reale. Mi viene in mente Saffo:
Versi meravigliosi e indicativi per capire quanto un amore, non corrisposto o finito, possa nuocere, generare dolore ed impedimento fisico alla persona interessata.
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