Benigni: SI al Referendum. Venduto anche lui?
3 Giugno 2016Benigni, che aveva pubblicamente dichiarato di essere per il NO al Referendum di ottobre, improvvisamente cambia idea. Dario Fo: Sono sconvolto. Verrà ripagato
Non volevo credere ai miei occhi quando ho letto i titoli. No, non è possibile che Benigni sia per sì al Referendum. Mi sono schiarita ben bene gli occhi ed ho approfondito.
Tutto vero. Lo stesso Benigni, che solo il 3 maggio scorso aveva pubblicamente dichiarato di essere per il NO, per salvare la nostra Costituzione “meravigliosa”. Testuale, così aveva detto.
Benigni, orgoglio del cinema italiano, mattatore dei palcoscenici, intellettuale che recita Dante quasi a braccio. Quello stesso Benigni ora, dopo neanche 30 giorni, improvvisamente e miracolosamente cambia idea?
Dario Fo, con la consueta discrezione di parole sempre misurate, azzarda un sarà ripagato.
Ma il dubbio è forte, anche perché sarebbe l’unica spiegazione ragionevole. Becera, sì, ma logica: si sarà venduto anche lui al governo? A meno che non si sia fatto influenzare dall’autorevole opinione di un altro “intellettuale”, della statura di Federico Moccia, che è per il NO.
Sarcasmo a parte, nessuno può dire con certezza se Benigni si sia lasciato comprare da Renzi, o, magari, dai sorrisi disarmanti della bella addormentata nei Boschi.
Fatto sta che le motivazioni che Roberto Benigni ha dato a questo repentino cambio d’opinione non convincono affatto. “Ho dato una risposta frettolosa. Col cuore mi verrebbe da scegliere il no, ma con la mente scelgo il sì”. Un tantino contorto, come ragionamento. Che avesse semplicemente bisogno di aiuto psichiatrico?
Una cosa è certa. A questo punto, se vedessi un asino volare per i cieli d’Italia, non mi stupirei più di tanto. Dietro, naturalmente, ci sarebbe Renzi, divertito più che mai, a manovrarlo.
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