La Boschi risuscita per parlare di… ciliegie
7 Giugno 2018Boschi. Mentre il neonato governo incassa la fiducia anche alla Camera, consapevole di dover faticare per far quadrare i conti, quando gli occhi del mondo, non solo dell’Europa, sono puntati su di noi, che fa la bella addormentata fra i Boschi?
Mai definizione fu più azzeccata di questa, ora, perché la risposta somiglia più ad una barzelletta che non all’attività di una parlamentare, eletta a Bolzano, renziana fino all’ultimo respiro.
Insomma, per farla breve, che fa Maria Elena Boschi? Convoca una conferenza stampa nella sala stampa di Montecitorio. Per parlare di cosa, di così importante in questo momento storico per l’Italia? Di ciliegie. Non è uno scherzo, non è una barzelletta. Ahimé, è la pura realtà.
In barba alle difficoltà che il Paese dovrà superare, senza minimamente curarsi della smodata quantità di persone finite in bancarotta, nella sua bella regione toscana (Maria Elena Boschi non è stata candidata lì proprio perché non sarebbe mai stata eletta, ndr), per colpa di suo padre, la ex signora delle Riforme, ex sottosegretario del governo Gentiloni, a stare in seconda fila proprio non ce la fa, a costo di far figuracce.
Già, perché così è stato ieri. Quando i cronisti, stupiti almeno quanto noi, le chiedevano il perché di quella conferenza stampa, “sono buonissime” rispondeva, sfoderando il suo bel sorriso che, però, alla luce dei fatti, inizia ad apparire meno accattivante, in quanto lascia sospetti sull’intelligenza della persona.
Della serie: o è totalmente stupida, oppure tanto arrampicatrice da prestarsi a qualunque cosa per avere una foto sui giornali, o il nome all’interno di un titolo. A meno che, sempre, non abbia preso qualche soldino da chi aveva interesse a sponsorizzare il proprio prodotto.
E dire che alla Camera dei deputati se ne vedono di tutti i colori, ma le ciliegie… Signori, questo è davvero troppo.
Vada, la bella Boschi, a spiegarlo a tutti i suoi conterranei che hanno perso i risparmi di una vita per il crack Etruria & co, di cui suo padre è tra i primi, se non il primo in assoluto dei responsabili.
D’altra parte, chi va con lo zoppo, comincia a zoppicare… Così, chi sta a stretto e reverenziale contatto con il conclamato sbruffone Renzi, impara in breve a renzizzare… Incredibile, ma tanto è!
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