Boschi senza via di scampo
4 Aprile 2016Dal Fatto Quotidiano, si apprende che dalle carte dell’inchiesta emerge un vorticoso scambio di posta elettronica fra i tre colossi del petrolio, Total, Shell ed Eni e la Boschi, per suggerire parola per parola la legge da imporre al Senato
Maria Elena Boschi è nei guai fino al collo. Nonostante i tentativi di san Matteo protettore. Renzi si è addirittura preso la briga di andare in tv, faccia a faccia con Lucia Annunziata, osso duro del giornalismo politico e, dalla poltrona di “In mezz’ora”, ha tentato di difendere con le unghie e con i denti la sua protetta.
Ci prova anche oggi, dalla direzione del Pd, dove si spinge a parlare di pensare ad una legge sul conflitto d’interessi (se solo fosse vero!). Sta di fatto che la Boschi, interrogata in queste ore a Palazzo Chigi dal pm di Potenza titolare dell’inchiesta sul petrolio, sembra essere senza via di scampo.
E’ stato il Fatto Quotidiano, oggi stesso, a scrivere che dalle carte dell’inchiesta emerge un vorticoso scambio di posta elettronica fra i tre colossi del petrolio, Total, Shel ed Eni e la Boschi, per suggerire parola per parola la legge da imporre al Senato
Roba che scotta, insomma. Roba da farla finire non soltanto fuori da Palazzo Chigi, ma sottoposta ad un giudizio di natura penale.
Ora, nell’Italia di Renzi e dei burattini, sappiamo che tutto è possibile. Non ci stupiremmo se gli illustri membri del governo delle lobby corrompessero qualcuno dentro la magistratura per far sgonfiare il tutto. Ma i fatti sono fatti.
Che la bella addormentata fra i Boschi non fosse persona degna di occupare la poltrona che occupa lo si era già ampiamente capito.
Ora che la posizione della Boschi è chiaramente compromessa, a livello giuridico, etico ed anche politico, staremo a vedere cosa succede… Già, perché nell’Italia di Renzi tutto è possibile.
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