Cardito. Bimbo ucciso dal patrigno. Sorellina fingeva di svenire per evitare botte
13 Novembre 2019Cardito. Orrore in una casa del Napoletano: Giuseppe, 4 anni, ucciso a botte dal compagno della madre. L’uomo picchiava anche la sorellina. Accusato di omicidio. La madre dei bambini di omessa sorveglianza.
Cardito. Giuseppe, soli 4 anni, ucciso a botte dal compagno della madre. Motivo? Piangeva. La tragedia regnava sovrana in casa del bambino. La sorellina più grande, per evitare le percosse, fingeva addirittura di svenire.
Sulla notte della tragedia, che risale al 27 gennaio scorso, la bimba dice: «Ho visto Giuseppe sul divano, non riusciva a parlare, aveva gli occhi un po’ aperti e un po’ chiusi. Gli ho detto “respira”». La piccola lo ha raccontato alla psichiatra infantile Carmelinda Falco, che l’ha visitata due giorni dopo il dramma e poi ascoltata in diversi incontri protetti.
La furia dell’uomo si accaniva abitualmente su entrambi i bambini, figli della compagna, Valentina Casa.
La bambina avrebbe anche raccontato che «papà Toni mi ha messo sotto il rubinetto tenendomi la bocca aperta, mi voleva affogare».
Toni Badre è oggi processato per omicidio. La madre dei bambini è sotto accusa per omissione di sorveglianza.
Ma quanto, mi chiedo, questo mostro pagherà per quanto ha fatto? E, soprattutto, per quanto tempo? Per non parlare, poi, della madre dei bambini. Come può, una donna, rimanere indifferente rispetto alle violenze che il proprio compagno mette in atto nei confronti dei suoi figli? Che donna è questa? Una donna che probabilmente non ha mai sviluppato l’istinto materno, una donna che per anni ha messo se stessa al primo posto rispetto ai suoi bambini, lasciando, senza particolare interesse, che questi subissero la furia inaudita del suo compagno.
I due poveri bimbi, venuti al mondo in una realtà così avversa, porteranno a vita il ricordo di un’infanzia infernale e i problemi al livello psichico non li abbandoneranno finché avranno vita.
È una brutta storia, questa di Cardito, una storia malata, perché quando ci sono di mezzo i bambini, ogni cosa è elevata all’ennesima potenza. Qui all’ennesima potenza arriva la violenza bestiale di un uomo e la totale, assoluta, inettitudine di una donna, una madre che madre non è.
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