Chiesa e pedofilia, Ratzinger: “Collasso morale, questione scottante”
11 Aprile 2019Chiesa e pedofilia. Scottante denuncia da Ratzinger: «Fu teorizzata l’idea che fosse giusta». Le parole del Papa emerito pubblicate sul mensile tedesco Klerusblatt
Chiesa e pedofilia. “Collasso morale”: l’espressione ricorre molto spesso nelle fortissime parole pubblicate da Papa Ratzinger su una questione dolente quanto gravosa, che da tempo ormai pende sul mondo ecclesiastico come un macigno.
Una sorta di fulmine a ciel sereno, la denuncia di Benedetto XVI piove sulle coscienze del mondo intero del tutto inaspettata ed anzi quasi a sorpresa.
Al di là, però, di quanto fosse prevedibile o meno, al di là di quelle che saranno le reazioni, forse più politiche che religiose in senso stretto, alle dichiarazioni del Papa emerito, il fatto grave è il contenuto di quelle 18 pagine di appunti da lui pubblicate. Una valanga di fango, una frana incolmabile sulla superficie, ormai non più linda da tempo, del mondo cattolico religioso.
Ma la denuncia di Ratzinger è, purtroppo, assai di più. Una tempesta di mattoni su ciò che resta dell’etica umana, un pugno in faccia alla società occidentale, considerata evoluta e socialmente avanzata, dove i bambini sono la prima entità da salvaguardare. Ma se viene riconosciuto, per altro da un esponente del mondo ecclesiastico sempre distante da scandali ed ancor più da accuse su quello stesso mondo, se da una personalità del genere viene esplicitamente scritto, nero su bianco, che “sui nostri bambini e giovani si commettono cose che rischiano di distruggerli”, chi ci darà la forza di guardare oltre? Chi, avendo letto o ascoltato questa melma di verità, avrà lo spirito di procreare e, soprattutto, di far accostare i propri figli ad una Chiesa sempre meno trasparente? Per non dire perversa, lurida, sporca come neanche il peggior branco di esseri umani, privo di abito talare, può arrivare ad essere.
Già, perché è così che il mondo ecclesiastico vien fuori dalle parole di Benedetto XVI. Basti leggere lo stralcio che riguarda la giovane chierichetta.
«Una giovane ragazza che serviva all’altare come chierichetta mi ha raccontato che il vicario parrocchiale introduceva l’abuso sessuale su di lei con queste parole: “Questo è il mio corpo dato per te”. È evidente», asserisce Ratzinger, «che quella ragazza non può più ascoltare le parole della consacrazione senza provare terribilmente su di sé tutta la sofferenza dell’abuso subito».
Ma è evidente, a parer nostro, che qualunque reazione di sdegno non sarebbe adeguata a supportare verità oscene, sconce, atroci come questa, quale forse alcuni di noi, credenti o meno, poco importa, mai avrebbero voluto conoscere, probabilmente nemmeno immaginare.
Papa Ratzinger, in sostanza, strappa, inaspettatamente, quel velo d’ipocrisia che Chiesa e mondo cattolico hanno tessuto attorno ad uno scandalo oramai inarginabile.
“Il peccato e il male nella Chiesa ci sono”, scrive ancora Papa Benedetto. E su questo ritengo non esista più dubbio alcuno. “Ma anche oggi – prosegue – c’è pure la Chiesa santa che è indistruttibile”. In molti, immagino, tra i credenti almeno, vorrebbero tanto ritenere veritiere queste affermazioni. Ma in quanti, mi domando e vi domando, potranno ancora crederci?
Acquista il mio libro: Qualcosa di Superiore