Covid. Oltre un anno di privazioni. Cosa ci è mancato di più
20 Aprile 2021Covid. Quante e quali cose ci sono mancate dall’inizio di questa distruttiva pandemia… Che le ristrettezze cui siamo stati sottoposti in questo lunghissimo periodo siano state fondamentali per il contenimento della pandemia, è fatto assodato. Lo scorso anno di questi tempi, quasi tutti noi ipotizzavamo la conclusione di questo incubo, se non prima, almeno per questo periodo. La situazione è, invece, ancora allarmante, per quanto più contenuta. Proviamo a immaginare cosa sarebbe successo se non fossimo stati costretti a stare uno lontano dall’altro, ad evitare il contatto fisico, gli abbracci, l’uso delle odiate mascherine.
Ѐ pur vero e drammatico, che c’è un rovescio della medaglia. Abbiamo sofferto tutti di queste limitazioni, chi più chi meno, chi per una ragione, chi per un’altra.
La socialità è la cosa che è mancata di più, “il conoscere nuove persone, vedere vecchi e nuovi amici in giro per l’Italia”, dice uno dei nostri amici virtuali, con cui abbiamo avuto un confronto pochi giorni fa. “Viaggiare” dice un altro. “Ritornare nella mia Napoli” confessa un altro di noi suscitando un refolo di pelle d’oca. Per ciò che questa frase nasconde, la lontananza dalla famiglia, dagli amici, o anche solo dall’amata città.
Qualcuno ci dice “suonare dal vivo”. Sicuramente un musicista. Affermazione che prende per mano il divertimento, la mancata possibilità di andare a ballare per distrarsi, il bere un bicchiere in buona compagnia.
E poi c’è qualcuno che risponde con quella che può definirsi una poesia: “Incantarmi con la bellezza di due occhi lucenti al calar della sera”. Pelle d’oca anche qui, perché questa frase meravigliosa ci ricorda che ci è stato impedito toccarci, baciarci, innamorarci. E allora il mondo si è bloccato perché l’amore ne è il più potente dei motori.
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