Covid e mali dell’anima. “Nessuna depressione è uguale a un’altra”
7 Aprile 2021“Nessuna depressione è uguale a un’altra”. La sentenza medica è di Giovanni Cassano, uno dei più noti e accreditati psichiatri italiani.
Se qualche dubbio si potesse avere su tale asserzione, esso è stato sventato ieri, quando, dopo aver scritto un articolo sul legame tra Covid e depressione, si è acceso su Facebook un dibattito a mio avviso bellissimo, perché ognuno ha parlato di sé e nessuno in modo uguale all’altro, perché, appunto, ogni depressione è diversa dall’altra.
Presa dall’entusiasmo di uno scambio così acceso, ho deciso di tornare sull’argomento, con frasi celebri e commenti di persone con cui sono in contatto via mail, sempre sul tema della depressione.
La depressione è vivere, in un corpo che combatte per sopravvivere, con una mente che cerca di morire.
(Anonimo)
La tristezza è più o meno come la sinusite: con un po’ di pazienza passa. La depressione è come il cancro.
(Barbara Kingsolver)
A volte, al solo il pensiero di affrontare la giornata, sento come vetro rotto nella mia anima.
(Anonimo)
Dovunque mi fossi trovata, sul ponte di una nave o in un caffè di Parigi o a Bangkok, sarei stata sotto la stessa campana di vetro, a respirare la mia aria mefitica.
(Sylvia Plath)
La gente pensa che la depressione sia tristezza, pianto o il vestirsi in nero, ma la gente non sa che la depressione è la costante sensazione di essere intorpidito. Ti svegli la mattina solo per tornare a letto.
(Anonimo)
Depressione è non avere voglia di niente, non desiderare niente, essere incapace di provare piacere e soddisfazione. Una sofferenza morale senza fine.
(Giovanni B. Cassano)
Depresso: un uomo in buona salute che ha una malattia mortale.
(Fabrizio Caramagna)
Ecco quanto può essere diversa la depressione da persona a persona, anche se un sottile filo conduttore le collega tutte. Personalmente trovo che siano condivisibili alcune, meno altre, ma andiamo a vedere cosa ci dicono i miei amici via mail.
“Non desidero niente, non sento niente, non sono niente. Ho un solo pensiero, costante, la morte”. Lei è Francesca, soffre di depressione da vent’anni, ha avuto quattro ricoveri, ma, a parte rarissimi episodi di “normalità” non è mai uscita dalla malattia.
“Il Covid? Ma magari mi venisse, purché fosse in forma grave, mortale possibilmente”. Lui è Lorenzo, soffre di depressione sin dall’infanzia. Ora, adulto di 36 anni, vive fisso in una struttura psichiatrica privata. “La mia unica salvezza? Avere una famiglia benestante alle spalle”.
E chiudiamo con una testimonianza scottante, che forse è in grado di far comprendere cosa sia la depressione anche alle persone ignorantemente scettiche. Drinka ha 45 anni, è ricoverata per la terza volta, ha avuto il cancro e poi la depressione. “Un confronto? – dice – Non ho dubbi, molto meglio il cancro”
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