AAA. Costruttori cercasi. No renziani
15 Gennaio 2021“Per fare ciò che si vuole bisogna nascere re o stupidi”, diceva Seneca. Nel nostro caso, di re ne abbiamo davvero pochi, per non dire nessuno, di stupidi, invece, una sovrabbondanza. E il momento politicamente assurdo che stiamo vivendo ne è il risultato.
Tra gli stupidi, il primato, inutile a dirsi, va a Renzi (chiedo venia per nominarlo ancora una volta!) di cui non ce la facciamo più a sentire il nome. Il piccolo fiorentino, pur di riaquisire visibilità, ha creato un gran casino, con il risultato di conquistarsi l’odio di tutta Italia, dei social. E non solo.
Di seguito, a gran ruota, vengono le sue ministre, che si sono lasciate burattinizzare, operazione in cui il fiorentino è maestro, senza pensare che la ricompensa sarà assai scarsa, se non nulla. Anche qui Renzi ha grande esperienza.
A seguire, con tutto rispetto per le figure istituzionali, c’è il presidente del Consiglio Conte, il quale, tutto contento come un bambino, va sbandierando per i corridoi di Palazzo Chigi e fa arrivare in Transatlantico il gaudioso messaggio che “Il nuovo gruppo dei costruttori diventerà un partito” e con tanto di nome: Insieme. Già, perché mette insieme centristi, ex grillini, socialisti e renziani rinsaviti e chi più ne ha più ne metta. E menomale che li chiamano i responsabili! Al quinto posto troviamo il denaftalinizzato Mattarella, che, felice dei tempi corti promessi da Conte, ha l’ardire di telefonare a Salvini chiedendogli di porre fine alle incertezze. Non siamo a teatro, siamo in Italia.
E il motivo per cui il sesto posto degli stupidi va ai colleghi dei giornaloni è proprio il fatto che raccontino tutto ciò come se ci trovassimo di fronte ad una crisi di governo normale, con personaggi autorevoli e non, invece davanti ad un pasticciaccio brutto messo in scena da finti politici senza alcuna coscienza.
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