Crisi di governo. Toto ministri. E Renzi insiste sull’indagata Boschi
2 Febbraio 2021Crisi di governo. Tra le 66 crisi di governo della Repubblica, quella attuale è forse la più ingarbugliata di tutte. I giochi di potere (io do un ministero a te, tu ne dai uno a me) ci sono sempre stati. Perché in politica sempre c’è stato il gioco sporco. Per la serie: lorsignor parlamentari siedono sulle comode poltrone non certo per fare gli interessi del Paese, così come dovrebbe essere, ma per acquisire sempre e sempre più potere e quattrini, salvo le dovute eccezioni naturalmente.“non chiedo nulla, non voglio ministeri”,
E dunque il signor notorio per il dire e lo smentirsi il giorno dopo, se non l’ora, inizia a sparare nomi, se così si possono definire: l’indagata Boschi e il Delrio, da sempre assoggettato anche lui al piccolo fiorentino, che non ha mai tradito il sistema di potere già impostato dal suo predecessore Lupi.
Ma i signori non sono interessati al potere. Nessuno avrà dimenticato la frase della bella addormentata tra i Boschi: “Se perdiamo il referendum costituzionale, lascio la politica”. E mantenuto davvero la parola, come guru Renzi ha ben impartito. Fatto sta che ora rischiamo di trovarci ministro della Repubblica un’indagata. E che indagata! La Boschi è rinviata a giudizio con Renzi, Loti e pezzi dell’ei fu “Giglio magico”per finanziamento illecito alla cassaforte politica del renzismo (che non esiste più, sostituita dalle conferenze del piccolo fiorentino per il mondo, soprattutto in Arabia Saudita), la fondazione Open. Una bella combriccola, insomma, tutta gente per bene.
E noi italiani stiamo a guardare, a sentire, a leggere baggianate che i giornaloni scrivono o, peggio, non scrivono. Un po’ come il toto premier: nomi su nomi e niente altro.
Si arriverà mai ad una quadra? Difficile dirlo…
“Come una commedia, così è la vita: non quanto è lunga, ma quanto bene è recitata, è ciò che importa”. Seneca
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