DAD. Studenti a disagio, a livello didattico ed umano
22 Gennaio 2021DAD. Le conseguenze della didattica sono state e sono tuttora disastrose. Gli studenti ne hanno pesantemente risentito, a livello didattico, ma soprattutto, forse, uman0
DAD. I contatti umani, le relazioni interpersonali, tutti aspetti fondamentali per la formazione dell’individuo e per la sua serenità: tutte mancanze che ormai da mesi ragazzi e bambini devono sopportare a causa della didattica a distanza.
Fermo restando che l’andamento della pandemia rende sconsigliabile il ritorno a scuola, ciò non ci impedisce di fare un viaggio nell’animo di questi alunni che vivono ormai la scuola in isolamento.
“Non ne posso più, sono spompata, scoraggiata, avvilita. Questo totale isolamento mi ha davvero massacrata. Se anche volessi, non avrei nemmeno più voglia di uscire” ci dice Valentina, terzo Liceo al Giulio Cesare di Roma. “E la cosa più atroce è che non si sa quando finirà. Finora la DAD è stata un’altalena, massacrante più che divertente come la giostra. ma soprattutto non abbiamo idea di quello che sarà da ora in poi”.
Il Covid, insomma, ha portato diversi risvolti negativi dal punto di vista psicologico, non solo negli studenti a dire il vero, oltre ai morti e malati che non si contano più. Ha impedito i contatti fra i ragazzi, i primi, teneri, fidanzamenti, ha portato un tipo di apprendimento freddo e distaccato da compagni e docenti.
“Il bello della scuola – dice Greta, della media Pascoli di Catanzaro – è l’incontro con i compagni, il confronto diretto con i professori. Tutte cose di cui siamo stati privati, senza considerare che la didattica a distanza, se fatta seriamente, è ben più complicata di quella cui siamo abituati”.
L’unico aspetto positivo di questa situazione è che essa ha permesso ai ragazzi riflessioni su temi che troppo spesso vengono dati per scontati: il valore della libertà quanto della collaborazione, dell’amicizia come della vita. Gli studenti sono più consapevoli, tanto da ricordare anche a noi l’importanza di questi valori, dandoci una grande lezione di vita. Un abbraccio: cosa c’è di più bello?
Ho imparato che ogni giorno dovresti spingerti a toccare qualcuno. La gente ama una carezza affettuosa, o soltanto un amichevole pacca sulla schiena. (Maya Angelou)
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