Depressione, l’autunno nell’anima
24 Settembre 2015Le giornate si accorciano, il fresco arriva ad alleviare gli affanni di un’estate particolarmente calda, le prime piogge, il mare diventa un ricordo sempre più remoto. E noi, che soffriamo di depressione, devo usarla, questa parola, per quanto la detesti, noi dotati di sensibilità superiore alla media, andiamo giù, risentiamo di tali cambiamenti che avvengono, quasi indisturbati, in modo esponenziale. Ed il peggio deve ancora arrivare. Il ritorno all’ora solare sarà il momento più critico.
Tutto ciò che per le persone “normali” rappresenta quasi un sollievo, per noi è un fardello semi insostenibile.
Oggi, tutto questo mi sta consumando, come non fosse un’angoscia personale, ma la destabilizzazione del mondo intero, che mi si muove nelle viscere, come se l’universo stesse capovolgendosi su se stesso dentro la mia pancia. La sensazione è quella della febbre, alta, altissima. Non è escluso ce l’abbia, non sarebbe la prima volta. Questa maledetta, subdole, malattia, sprigiona energia negativa fino all’inverosimile. E non bastano i farmaci, non basta la psicoterapia. A volte non basta niente. Eppure, ci convivo da anni ed ala fine vinco sempre io.
Non è piacevole, no, non lo è. Ma posso riuscire a gestirla, come ho sempre fatto. Il malessere andrà via lasciando spazio alle cose più belle che la vita è in grado di offrire. Ormai ho in mano tutti gli strumenti perché ciò possa accadere.
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