Depressione, l’importanza degli amici
1 Ottobre 2016Oggi il mostro si è ripresentato. Attanagliandomi con tutti i tentacoli che ha a disposizione. E sono tanti.
E’ iniziata come una mattina qualunque. Molto spesso, appena sveglia, non sono in grado di connettere. Nonostante ciò, leggo i giornali, a volte un po’ a fatica. Oggi la fatica era quasi più grande del mio cervello. Ce l’ho fatta, comunque.
Poi, una serie di notizie familiari preoccupanti, spiacevoli, strazianti, mi hanno fatto andare sempre più giù: ecco il motivo per il quale non mi sono sentita in grado di scrivere nulla, a parte poche righe di un lavoro cui mi sto dedicando da quasi un anno.
Sono addirittura riuscita ad uscire: avevo delle commissioni da sbrigare. Mi sono detta: sono più forte di te, mostro!
In verità non c’è niente di più forte di lui. La depressione, per chi ne soffre, con tanto di cura, farmaci e psicoterapia, è sempre in agguato. Ho mangiato un boccone, per non dispiacere la mia mamma, che aveva capito tutto e mi sono messa a dormire.
L’aiuto più grande è stato la lettura. In secondo ordine, le chiamate che mi sono trovata, accendendo il telefono, che avevo accuratamente spento, da parte degli amici più cari. E, grazie a questo, probabilmente, eccomi qui, a scrivere di una giornata da dimenticare… Domani andrà meglio. Domani è un altro giorno…
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