Bianchi, ex collaboratrice: pagata in nero
5 Febbraio 2016Se prima la signora Bianchi si distingueva solo per le diverse facce politiche, avendo il primato di cambio partito, pare che adesso voglia esplicitare la cosa, cambiando faccia anche fisicamente. Nella puntata di Otto e mezzo di ieri, di cui, purtroppo, chi scrive ha visto solo uno stralcio finale, ha mostrato la sua nuova faccia: zigomi tirati a dovere, labbra gonfiate, non ancora a canotto…ma diamole tempo. A questo punto, mi sia consentita l’osservazione, avrebbe potuto ridurre anche il naso, che non è mai stato il suo forte. Ma, anche in questo, diamo tempo al tempo.
Da massacrare chi le ha consentito di andate in tv a scontrarsi con chi il giornalismo e la politica sa bene cosa siano, a partire da Lilly Gruber, professionista di massimo livello, passando per l’altro ospite in studio, Marco Travaglio, che si è fatto e ha fatto fare al pubblico due risate, tentando d’interloquire con la signora, che, però, evidentemente, aveva studiato bene e continuava a ripetere ciò che sapeva a memoria.
Esilarante, oltre che quando parla di mercificazione del corpo delle donne, lei, che non è andata avanti sicuramente col cervello, non è quello il suo punto forte, la parte in cui la Gruber, molto elegantemente, le ha chiesto cosa potesse fare, lei, come sottosegretario alla Cultura, dal momento che è un medico. Anche lì la signora ha tentato grossolanamente di glissare. Questa domanda, proprio, evidentemente non se l’aspettava e ci è mancato poco che le si scucisse qualche parte di faccia per la tensione.
Ma ecco chi è Dorina Bianchi. Origini calabresi, di Crotone per l’esattezza, figlia della famiglia di farmacisti più conosciuta in città, riesce, evidentemente grazie a qualche calcetto da parte di mamma e papà, a prendere la laurea in medicina. Dopo di ché, il grande ingresso in politica. Battezzata dall’UDC, poi è passata al centrosinistra con La Margherita e il Partito Democratico. In seguito è ritornata nell’UDC, passando poi al Popolo della Libertà, aderendo infine al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano.
Pare, inoltre, che cambi collaboratori con la stessa, o, forse, con ancora maggiore velocità che adopera nel passare da un partito all’altro.
E’ testimonianza di una giornalista, entrata anni fa in contatto con lei, cui ha prestato i suoi servizi professionali per circa due mesi.
La giornalista in questione, che, per motivi di deontologia professionale, non vuole si sappia il suo nome, è stata liquidata, dopo una serie di rinvii da parte dell’onorevole Bianchi, con una busta contenente circa mille euro. La giornalista non ricorda bene la cifra, ma ricorda benissimo che l’onorevole Bianchi le ha detto: “Non posso tenerti con me. Il mio commercialista mi ha sconsigliata in tal senso. Dovrei pagarti una cifra che non posso permettermi”. Beh, c’è da comprenderla, la signora Bianchi ha davvero difficoltà economiche e soprattutto il fatto di pagare una sorta di mazzetta, modello mandante di un killer, per non lasciare traccia, è degno di un rappresentante del popolo in parlamento.
Ecco chi è Dorina Bianchi. Ed ecco come ha fatto ad arrivare dove sta: imbrogli, evasione, inciuci, per non dire altro, in politica pagano sempre.
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