Epifania. La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte. Come l’Italia
6 Gennaio 2021La befana vien di notte, col Paese tutto rotto. Con il virus che aumenta, il governo e la pre crisi e nessuno accordo fra i partiti, con quello di Renzi unico armato di scudo, spada ed elmetto.
La befana vien di notte, col Paese a tristi colori, in cui nessuno riesce a barcamenarsi, mentre la questione scuola continua a far discutere, quando è ormai chiaro che la riapertura ha causato un aumento esponenziale della linea epidemiologica. E allora, fermo restando il diritto di bambini e ragazzi a stare in classe e socializzare, perché mettere a rischio la loro e la salute di tutti? Genitori in primis. Questa è una delle tante domande a cui la politica non sa o non vuole dare risposte, concentrata com’è sulla propria visibilità, a tutti i costi.
La befana vien di notte, con una politica confusa e priva di obiettivi concreti, portandosi via, forse, la domanda sul perché non sia stato ancora convocato un vertice tra i leader della maggioranza, presidente del Consiglio compreso. Di sicuro, in alternativa al 6, il 7 è in programma il consiglio dei ministri che dovrà esaminare il Recovery plan il cui testo dovrà prima o poi finire all’esame delle Camere, anche perché il tempo stringe. Quello delle beghe politiche, nel momento della pandemia mondiale, è già finito da tempo, prima ancora, forse, che questa storia cominciasse.
La befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, ma una, la sola, speranza: i vaccini. Ora si parla di distanziare le due dosi per vaccinare con la prima più persone. Funzionerà? Lo speriamo tutti, anche perché è l’unica possibilità di salvezza rispetto a questa pandemia che rischia di sterminare il mondo.
“Mentre andava la befana
nella casa di un bambino,
s’impigliò con la sottana
sopra il bordo del camino.
Per lo strappo il grosso sacco
le sfuggì, cadde di sotto,
non restò nemmeno un pacco
che non fosse tutto rotto.
Che disastro, che disdetta
sotto il cielo cupo e bigio,
mormorava la vecchietta.
Ci vorrebbe un bel prodigio.
Poi, facendo un gran sorriso,
verso il cielo volse gli occhi
ed il sacco, all’improvviso,
fu ancor pieno di balocchi.
Che un bambino attenda invano
non sia mai, parola mia
disse la befana, piano.
Poi riprese la sua via”. (Maria Loretta Giraldo)
Se solo fosse possibile uno sguardo al cielo perché un prodigio mettesse fine a questa disastrosa pandemia…
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