Famiglie in festa per Natale, nuovo dramma immigrazione. Morti 6 bimbi
25 Dicembre 2015Nuova tragedia del mare. Mentre nel mondo s’imbandivano le luculliane tavole natalizie e sotto gli alberi illuminati i pacchi aumentavano di ora in ora, nel mar Egeo 19 migranti, tra cui sei bambini, sono annegati nel naufragio di una barca al largo di Smirne, nella Turchia centro occidentale.
L’amarezza è tanta e molta la preoccupazione per il fatto che il problema continua e non si trova soluzione. Ma, a ben vedere, nemmeno la si cerca, se, come è vero, in base ad un monitoraggio di Lunaria, associazione di promozione sociale, senza fini di lucro, laica, indipendente e autonoma dai partiti, l’attività parlamentare in materia di immigrazione, asilo, cittadinanza, discriminazioni e razzismo è molto limitata, come lo è il dibattito parlamentare sulla legislazione.
Poche le proposte di legge discusse o definitivamente approvate su questi temi nel corso della corrente legislatura.
Inoltre, il dibattito parlamentare sembrerebbe concentrato sull’“emergenza”, anziché sulle riforme strutturali necessarie a modificare seriamente l’indirizzo delle politiche migratorie, sull’asilo e sulla lotta alle discriminazioni.
Altro tema centrale è quello dell’accoglienza di profughi e richiedenti asilo in Italia. Oltre alla discussione sulla distribuzione regionale per quote e alla indisponibilità di diversi sindaci e prefetti ad accogliere nuovi profughi, anche in Parlamento è finalmente approdato uno dei veri problemi irrisolti legati al fenomeno migratorio, ovvero la cattiva gestione di alcuni centri di accoglienza. Approvato, ma non risolto.
E la stampa? Giovanni Maria Bellu, presidente dell’Associazione Carta di Roma sostiene che “mai come in questo 2015 in Italia si è parlato tanto di immigrazione. I titoli di prima pagina che i grandi quotidiani italiani hanno dedicato al tema sono aumentati dal 70 al 180 per cento e nei notiziari televisivi i servizi sono quadruplicati”.
Peccato che di tutto questo rumore mediatico, agli italiani arrivi poco o niente. Secondo il sondaggio “The Ignorance Index”, condotto in 14 diversi paesi, gli italiani nel 2014 risultavano tra i meno informati in tema di migrazioni. Per esempio, secondo la percezione degli italiani gli immigrati residenti in Italia sarebbero pari al 30% della popolazione, mentre in realtà nel 2014 erano appena il 7% (8,3% al 1° Gennaio 2015).
Di chi sarà la colpa? Dei cittadini o, forse, di un giornalismo che si appella più alla spettacolarizzazione delle notizie che non alle regole deontologiche del mestiere? A voi la risposta.
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