Fiducia in Renzi mai così bassa. Il Paese ha aperto gli occhi
3 Luglio 2015La fiducia nel premier Renzi non è mai stata così bassa. È quanto emerge dal sondaggio settimanale realizzato per Agorà (Raitre) dall’Istituto Ixè di Roberto Weber.
L’onnipotente scende dal 33% al 31% (-2%) mentre la fiducia nel Governo passa dal 29% di fine maggio al 27% di oggi.
Lui sarà pronto a dire che si tratta di un sondaggio, che la realtà è un’altra, mostrandosi convinto, si spera non lo sia veramente, che il Paese sta riprendendosi, che tutto va bene, che il lavoro del suo esecutivo è stato finora impeccabile, pensando in cuor suo sia stato eccezionale. In qualche modo lo è stato, il suo lavoro, eccezionale, nel prendere in giro larga parte dei cittadini, oltre ai politici stessi, ma questo poco importa.
Chiediamoci, dunque, come mai questo calo di fiducia, signor onnipotente Renzi? Sarà forse che non è stato eletto dai cittadini, ma è arrivato alla poltrona di premier tramite sotterfugi e strategie politiche in cui è maestro? Sarà che il suo governo ha fatto solo riforme di facciata, una tra tutte l’Italicum, che altro non è se non un porcellum travestito da porcellinum? Sarà che, in materia economica, la nota più dolente in questo momento storico, non ha saputo fare un, dicasi uno, provvedimento per agevolare la popolazione, tranne, ovviamente quella dal reddito intoccabile? Sarà, per caso, perché non ha mosso uno solo delle sue piccole dita per combattere le mafie? Sarà che il Job Act si è rivelato un’altra mascherina messa sulla faccia di un mondo del lavoro che non è sostenibile? O, forse, sarà perché si è rifiutato, lei, signor onnipotente, per bocca dei suoi ministri, di restituire il mal tolto ai pensionati?
Non lo so, signor onnipotente. La speranza è che il motivo sia nel fatto che i cittadini iniziano ad aprire gli occhi e a togliersi davanti quella nube di fumo da lei creata, a nascondere un arrosto che non c’era.
Sempre secondo il sondaggio realizzato per Agorà (Raitre) dall’Istituto Ixè di Roberto Weber, Sergio Mattarella è saldamente in testa alla fiducia degli italiani, con il 61% di gradimento, sebbene registri -1%, rispetto alla scorsa settimana. Ma, si sa, non si può avere tutto. I cittadini hanno bisogno di capire ed hanno l’esigenza di maturare le proprie convinzioni. Diamo, dunque, tempo al tempo.
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