Giulia Cecchettin, un 25 Novembre nel lutto
25 Novembre 2023“L’amore non uccide”, “Io non starò mai zitta”. Solo queste due frasi basterebbero a rappresentare la lotta contro la violenza indecente sulle donne. Oggi, giornata internazionale dedicata al tema, abbiamo la testimonianza del padre e della sorella, Elena, di Giulia Cecchettin. Purtroppo. Purtroppo perché Giulia avrebbe il diritto di essere ancora viva. Purtroppo perché il fatto che sia stata barbaramente uccisa da un uomo, preda dell’ira e della gelosia dovrebbe far riflettere.
Di fatto, con una chiamata alle forze dell’odine da parte di qualcuno che aveva visto un inizio di violenza accanirsi sulla ragazzina, lo Stato non è stato in grado di fermare la barbarie di quell’uomo di cui Giulia era vittima. Oggi quello pseudo uomo ha un nome e un cognome: Filippo Turetta. Si trova in Italia, nel carcere di Verona. Vedremo cosa la magistratura sarà in grado di fare contro quello che definire bestia è un eufemismo. Alla luce anche d’innumerevoli indizi che portano all’omicidio premeditato e, dunque, al carcere a vita, siamo impazienti di capire cosa sarà partorito dalla magistratura.
Un abbraccio al padre e alla sorella di Giulia e, soprattutto, l’augurio che il prossimo 25 novembre, non ci ritroveremo nuovamente di fronte a drammi del genere. Perché le donne sono esseri umani, inferiori, solo fisicamente, ad uomini che spesso se ne approfittano.
Perché ogni donna ha il diritto di vivere la propria esistenza priva di paura, senza il terrore che un mostro la faccia a pezzi.
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