Governo assassino. Suicida un pensionato vittima del salva-banche
10 Dicembre 2015Salve le banche, distrutti i risparmiatori. Nel vero senso della parola, nel caso del sessantottenne pensionato ci Civitavecchia che si è impiccato per aver perso i suoi 100 milioni di euro.
Il governo ora ha sul groppone qualcosa di davvero pesante: un conto sono le banche ed i soldi, per quanto, in questo caso, si parli di risparmi di una vita andati in fumo da un giorno all’altro per colpa delle banche irresponsabili. Ma un altro conto è la vita umana.
Cosa farà ora il governo? Come pensa di risarcire la moglie del suicida? In alcun modo, perché, se quattro banche si possono risanare, una vita umana ha un valore troppo alto, ma il governo ci passa sopra come niente fosse, i suoi interessi e quelli delle banche passano sopra a tutto.
Ma non è detto che ci passi sopra la legge. Il gruppo Vittime del Salva-Banche, oltre ad aver scritto una nota di condoglianze alla famiglia, così come le associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori, che parlano di “esproprio criminale del risparmio anticipato del bail-in”, ora chiedono al procuratore capo di Civitavecchia, Gianfranco Amendola, di aprire un’indagine per verificare se il decreto sulla risoluzione delle quattro banche sia “compatibile con le norme penali e con la Costituzione”. E, secondo quanto si apprende, la procura di Civitavecchia ha già puntato la sua lente sulla vicenda.
Il Codacons, da parte sua, pare abbia presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per il reato di istigazione al suicidio. “Chiediamo alla Procura di Civitavecchia di aprire una indagine sulla base dell’art. 580 del Codice Penale, volta ad accertare eventuali responsabilità di terzi nel suicidio del pensionato – afferma il presidente Carlo Rienzi – In particolare vogliamo sapere se eventuali comportamenti di organi pubblici o soggetti privati abbiano potuto in qualche modo contribuire al tragico gesto, spingendo l’uomo alla disperazione e quindi al suicidio”.
Se, insomma, siamo abituati alle gesta di un governo ladro, incapace, costituzionalmente analfabeta, ora dobbiamo iniziare a pensare ad un governo che, con le sue leggiucole fatte ad personam, a favore di parenti e amici e, in questo caso delle banche, diventa istigatore al suicidio. Bel colpo, Renzi, una vita sulla coscienza, ora, non te la toglie nessuno.
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