Siamo in guerra
13 Marzo 2016Da occidentali, siamo in pericolo sempre, ovunque. E nessuno dei politici europei, finora, è stato in grado di garantirci una minima sicurezza. Dopo aver fornito armi ai fanatici jihadisti, Italia in primis, l’Europa non è in grado di difendersi e di difenderci.
Uomini armati di kalashnikov assaltano due hotel di una località balneare della Costa d’Avorio (Africa), Grand-Bassam. Alcuni testimoni riferiscono che gli assalitori, arrivati dal mare, armati di fucili e granate, hanno assaltato il bar del resort al grido di ‘Allahu akbar‘, per cui potrebbe trattarsi di membri di un gruppo jihadista. Secondo il quotidiano francese Le Monde, le vittime sarebbero almeno 11, mentre la tv francese Tf1 parla di 15 morti: tra questi ci sarebbero 5 europei.
Grand-Bassam è una località turistica amata dagli occidentali (fu capitale della colonia francese dal 1893 al 1896, quando l’amministrazione fu trasferita a Bingerville in seguito ad un’epidemia di febbre gialla). Vanta ancora oggi, nella parte chiamata Ancien Bassam, di splendide case in stile coloniale che si affacciano sulla costa, un’eredità francese che nel 2012 l’ha fatta entrare nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Anche dopo che ebbe perso il ruolo di capitale, rimase un importante porto fino all’ascesa di Abidjan, a partire dagli anni ’30. Restò di fatto abbandonata per decenni, fino a quando negli anni 70 ha ripreso vita grazie al turismo e all’artigianato. Il cuore della città è l’ex Nouveau Bassam, un tempo area dove vivevano gli schiavi.
La Farnesina fa sapere che sta facendo le necessarie verifiche per accertare l’eventuale coinvolgimento di italiani.
Ma il punto non è questo. Il dato è che siamo ormai, quali occidentali, bersaglio di una guerra atroce, dettata da fanatismi religiosi privi di fondamento.
Il punto è che, da occidentali, siamo in pericolo sempre, ovunque. E nessuno dei politici europei, finora, è stato in grado di garantirci una minima sicurezza. Dopo aver fornito armi ai fanatici jihadisti, l’Europa non è in grado di difendersi.
È la prima volta che la Costa d’Avorio è obiettivo di un attacco con queste caratteristiche, anche se il Paese era in allerta dopo gli attentati jihadisti contro gli hotel in Mali. Ma nessuno, da parte europea, è stato capace di evitare il disastro. O, ipotesi fortemente più grave, nessuno ha voluto evitarlo, nessuno ha dato l’allerta che, di fatto, avrebbe dovuto far scattare l’allarme.
Siamo in guerra. Ma lo siamo, ognuno per proprio conto, da soli, senza una sicurezza politica alle spalle. E’ stato semplice, da parte dell’Europa, Italia in primis, armare questi gruppi di fanatici. Difendere i propri cittadini è cosa diversa, che non porta soldi ed allora… Ci lasciano morire senza farsi troppi scrupoli. Siamo in guerra e nessuno se ne occupa realmente.
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