Istat, disastro economia. “Renzi vada a casa”
13 Agosto 2016I dati Istat parlano chiaro: crescita zero e debito record. Ogni promessa del governo è stata disattesa. Esplodono le opposizioni, M5S in testa: “Renzi a casa”
Una cosa sono le promesse, ma, di fronte ai fatti, esse stanno a zero. E i fatti parlano chiaro e tondo di un andamento disastroso dell’economia del Paese.
Luigi Di Maio tuona su Facebook: “Ora a casa, per favore. Dopo tre governi mai passati per le elezioni che dovevano rilanciare l’economia, siamo di nuovo al punto di partenza. Forse perché non dobbiamo più inseguire un indice ma il benessere del nostro popolo? Il Pil non cresce, anche se aumenta la vendita di armi, il traffico di stupefacenti o lo sfruttamento della prostituzione – sottolinea Di Maio – così facendo cresce il benessere degli italiani? Non credo proprio”. E l’esponente dei 5Stelle parla anche di alternative, mostrando un’esperienza politica che pare acquisita: “Se Renzi avesse abolito Equitalia, fatto il reddito di cittadinanza, istituito una No-Tax Area per gli studenti universitari meno abbienti, una seria legge anticorruzione, una seria spending review reinvestendo in turismo ed energia, oggi i cittadini italiani lo acclamerebbero al di là del Pil (che con quei provvedimenti sarebbe comunque in crescita). Invece ha preferito fare leggi per salvare banche, i dirigenti dell’Ilva, gli evasori e le loro poltrone. Ecco il risultato”.
Per la prima volta da quando faccio questo mestiere, e non è poco, mi trovo in difficoltà ad aggiungere qualcosa a quanto detto da un politico-non politico, come Di Maio. Se non che, per distogliere l’attenzione dal disastro economico creato da lui e dal suo governo di analfabeti, politicamente ed economicamente, Renzi punta sulla campagna referendaria, facendo leva addirittura su Trenitalia. Già, pare proprio che si aia messo a fare propaganda per il sì al referendum sui treni della penisola, modello volantinaggio.
Il Paese ha bisogno di un governo serio. Il burattino che sinora ne ha tenuto le redini si è ampiamente dimostrato inadeguato a far ripartire l’economia e molto altro. Parole sante, dunque, quelle di Di Maio: “A casa Renzi”. E l’esponente del M5S lo ha fatto anche con cortesia, aggiungendo “per favore”.
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