Istat, sale disoccupazione. A casa, Renzi!
31 Agosto 2016Istat: Lavoro, a luglio disoccupazione giovanile sale di 2 punti al 39,2%. Occupati giù dello 0,3%, inattivi in aumento di 0,4%.
Il tasso complessivo dei senza lavoro rilevato dall’Istat è calato dall’11,5 all’11,4% perché ci sono più scoraggiati, cioè persone che hanno smesso di cercare un posto
L’unica cosa che sale, nell’Italia di Renzi, oltre al peso delle tasche di lor signori dei palazzi romani che contano, è la disoccupazione. Tutto il resto crolla. Giù le case, giù le vite di chi ci abitava, giù addirittura la ricerca di lavoro tra i giovani. Il che equivale a dire che va giù, e non di poco, e non solo tra i giovani, la fiducia nel sistema Paese.
Dati Istat alla mano, apprendiamo che a luglio il mercato del lavoro ha subito un arresto. Gli occupati, dopo quattro mesi di aumento, sono tornati a calare scendendo dello 0,3% (-63mila unità) rispetto a giugno. Nel frattempo gli inattivi sono aumentati dello 0,4% (+53mila).
Un quadro desolante, come quello degli altri settori del Paese. Non c’è nulla che funzioni e sempre più giovani sono costretti ad andare all’estero per trovare una “collocazione” nella società, che in Italia, di fatto, li respinge.
Ennesimo fallimento di questo governo di burattini analfabeti politicamente ed economicamente. Nessuna sorpresa. Oramai le promesse fatte dal premier e disattese sono una consuetudine, più che un’eccezione.
Ed allora, per quanto presuntuoso, arrogante, manovrato dai poteri forti, non esclusa la massoneria, Renzi abbia il buon senso di fare un adeguato “mea culpa” e, soprattutto, vada a casa.
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