L’amore ai tempi dei social network
3 Agosto 2016Olandese vola in Cina per incontrare la fidanzata conosciuta in chat. La attende in aeroporto per 10 giorni. Ricoverato per stress
Si può davvero parlare di amore virtuale? Può essere vero amore quello nato da uno scambio di chat, pur duraturo e profondo? Francamente ho molti dubbi al riguardo. Amore significa conoscenza profonda, progettualità, oltre alla chimica, che certo via chat è assai difficile possa scattare.
La storia di questo ragazzo olandese sconvolge un po’ e, se da un lato commuove, dall’altro fa riflettere. Il fatto che sia finito in ospedale, non mi fa escludere, mi conferma, anzi, che non sia stato dovuto esclusivamente allo stress per aver atteso la sua “fidanzata” virtuale per dieci giorni. E’ facile ritenere, invece, che l’uomo avesse dei problemi comportamentali pregressi.
Per intenderci, è facile, anzi accade spesso, che via chat nascano intese, anche profonde, attrazioni mentali, che poi possono sfociare in amore vero e proprio, come evaporare al momento della conoscenza. Dire, insomma, che ci si può innamorare via chat, mi pare un’umiliazione dell’amore stesso, mistero di tutti i secoli, un impoverimento del significato della parola e del sentimento stessi.
Inoltre, mi chiedo, con tutte le persone che abbiamo attorno, che ci capita di conoscere anche ogni giorno, perché affidare alla tecnologia una cosa bella come il corteggiamento, l’innamoramento, il consolidamento di un rapporto?
Credo seriamente che chi arriva a tanto non abbia una vita sociale e sia soggetto a problemi della sfera affettiva. E’ triste. Ma, così è…se vi pare.
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