Onorevole, mi raccomando
7 Gennaio 2016Che l’Italia non sia il paese della meritocrazia lo si sa bene, da tempo. Che, però, un politico arrivi a denunciare raccomandazioni su raccomandazioni, forse è la prima volta che succede. Sarà stata la maestria di Antonello Caporale nel fare il suo lavoro, o, semplicemente, una presa di coscienza del politico in questione, fatto sta che nel fascicolo dei suoi dodici anni da parlamentare del Pci-Pds (luglio1987/aprile 1999) Carmine Nardone ha ritrovato, tra varie richieste, legittime o meno, un mare di raccomandazioni.
La penna maestra di Caporale, sul Fatto quotidiano narra anche un episodio che avrebbe del surreale, se non fossimo in Italia. Il ricordo della raccomandazione per la propria figlia, una richiesta d’aiuto per un esame universitario da parte di genitori che, a seguito dell’esame, si presentarono da Nardone con una scatola di cioccolatini pieni di contante. Naturalmente egli rifiutò.
Ma ciò che fa riflettere è che questo parlamentare denunci, dica, racconti, mentre chissà quanti altri tacciono ed accolgono tanto le richieste quanto le piccole o grandi tangenti. Supposizioni, solo supposizioni, ma il dubbio sorge: sarà per questo che, nel nostro paese, per qualcuno è tanto facile scalare le vette di carriere di ogni tipo e per qualcun altro impossibile? Sarà per questo che i figli di notai diventano sempre notai anche loro, così come avviene per i figli dei magistrati? Sarà per questo che, nel mestiere di giornalista, fatte le dovute eccezioni, arrivano in alto solo i figli di politici, anche piccoli e locali, che, però, sai, la buona parola con il leader di partito…
Supposizioni, solo supposizioni, che però fanno riflettere
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