Magistratura e politica uguale corruzione
8 Agosto 2016Benevento, indagine sui rapporti fra toghe e politica: perquisite case del pm Iannella, in corsa per il posto di procuratore capo e di un consigliere comunale, fedelissimo della De Girolamo. Secondo la procura di Roma, il pm avrebbe rivelato al politico informazioni riservate su procedimenti giudiziari in corso “di cui non era
titolare”
Ancora guai giudiziari che vedono nel mirino magistrati e politici. Ancora affari loschi, corruzione, abuso di potere, nelle sfere che dovrebbero garantire la pulizia del Paese.
Questa volta siamo a Benevento. Un’inchiesta che è entrata negli ingranaggi dell’ufficio della procura beneventana e sta scavando sui rapporti tra un pm, Giacomo Iannella, e il potere politico locale di Forza Italia. Il potere che si interfaccia con il neo sindaco Clemente Mastella e con l’ex ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo (entrambi non indagati, ndr). Entrambi, però, non esattamente ligi alle leggi, pare.
Iannella e Russo sono indagati per corruzione in atti giudiziari e rivelazione del segreto d’ufficio. Secondo la tesi accusatoria, tutta da riscontrare e riassunta nelle due pagine del decreto di perquisizione, il pm Iannella, magistrato esperto che ha seguito alcuni dei principali procedimenti e processi di pubblica amministrazione e che ora punta alla nomina addirittura di procuratore capo di Benevento, avrebbe rivelato a Russo informazioni riservate su procedimenti giudiziari in corso “di cui non era titolare” e lo avrebbe avvertito che era intercettato. In cambio gli sarebbe stato prospettato un intervento presso il Csm per sollecitarne la nomina a procuratore capo al posto di Giuseppe Maddalena, andato in pensione.
In questa inchiesta è coinvolta, ma non risulta indagata, la De Girolamo. Mi si perdoni la superficialità, ma la faccia e l’accento da scugnizza napoletana non lasciavano nulla di buono da presagire La Mobile ha annotato la sua presenza a casa Russo insieme a Iannella il 18 giugno (il giorno prima del ballottaggio tra Mastella e Del Vecchio del Pd, ndr). Una visita oggetto di approfondimenti investigativi.
La Procura di Benevento parla di cosucce nelle quali la legalità è un remoto ricordo: per dirne una, voti di scambio.
Poco, per il momento, trapela di certo. Ma l’odore è di corruzione delle più pesanti. Ed il fatto che, ad essere coinvolti, siano, oltre a politici, di cui ormai conosciamo usci e costumi, anche pezzi di magistratura italiana, che le leggi dovrebbero farle osservare e non violarle, ci rende perplessi non poco, per usare un eufemismo.
L’organo di autogoverno dei giudici deciderà nei prossimi mesi. Speriamo lo faccia con coscienza legale, prima che civica. Speriamo che il marcio, se c’è, come tutto lascia pensare, venga fuori e punito subito. Speriamo che esista ancora, in questo paese marcio da capo a piedi, una parte di magistratura seria e rigorosa nel far rispettare le leggi. Anzi, ne siamo certi. Bisogna vedere solo in quali ambiti la vera magistratura opera secondo coscienza.
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