Giù le mani dalle case
3 Marzo 2016Il governo fa un passo indietro sul regalo alle banche: anziché diventare proprietarie delle case soggette a mutuo dopo insolvenza di 7 rate, ora saranno 18.
Ma i diritti dei cittadini sono sacri, casa in primis
Da 7 a 18. Il governo fa un passo indietro sulla indecente norma a favore delle banche sui mutui ipotecari. Ora, anziché dopo 7 rate mancate, ce ne vorranno 18 prima che la banca possa impossessarsi dell’immobile per farne ciò che vuole. Caspita, che concessione ai cittadini!
Ma c’è da dire che il vice ministro dell’Economia Enrico Zanetti ha detto che l’esecutivo è “disponibilissimo” a cambiare alcuni punti del testo. Per esempio sbarrando la strada al tentativo di applicare le nuove norme ai contratti già in essere. Vogliamo mettere? Un risultatone!
Considerato che il governo è manovrato da banche e lobby varie, è davvero apprezzabile questa disponibilità nei confronti dei cittadini che, magari con sacrifici enormi, hanno acquistato casa ed ora rischiano di perderla.
Non si smentisce, ancora una volta, il governo dei burattini. Ma a questo governo bisogna far capire che i diritti dei cittadini sono sacri e non può fare ciò che gli pare senza colpo ferire.
Questo esecutivo è riuscito in pieno in ciò che si era prefisso. Ha agevolato le lobby, ha piazzato chi di dovere in varie poltroncine, comode comode; non ha minimamente salvaguardato gli interessi degli italiani e i dati parlano chiaro, al di là della durezza di comprendonio del burattino numero 1, alias Renzi.
Sarebbe davvero il momento di fare il passo indietro decisivo. Cosa altamente improbabile. Quando si assaggia il caviale, è difficile tornare a mangiare pane ed olio. Questi signori resteranno inchiodati alle poltrone fino a che ne avranno la possibilità.
Ma conoscenza, civiltà e voglia di fare potrebbero muovere una rivoluzione pacifica in grado di mandarli a casa. Perché loro una casa ce l’hanno, quando va male e nessuno gliela tocca…
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