Differenza tra Merkel ed Hitler? Le manca il baffetto. Renzi? Un codardo vicino alla “rottamazione”
13 Luglio 2015L’Unione Europea, quella tanto agognata dai padri fondatori, tanto studiata nei dettagli, tanto gloriosa di aver visto la luce tra il 1992, con Maastricht, il 1995, con Schengen ed il 1997, con Amsterdam, quella realtà politica ed economica di grandissimo valore, per la cui realizzazione, in tanti, alti cervelli hanno lavorato, sta per andare a rotoli.
Stando a quanto sostiene l’economista Giulio Sapelli, docente di storia economica all’Università Statale di Milano, in un’intervista riportata dal Fatto.it, la fine di tutta questa faccenda della crisi greca, dei tentativi poco convincenti di trovare un accordo da parte dell’Eurosummit, di una Merkel sempre più rigida ed un Renzi totalmente assente, la fine, dicevo, sarà questa. “La Germania vuole ammazzare la Grecia – parola di esperto – ed ha già vinto. Ma vincerà, perdendo: Merkel porta a casa una vittoria di Pirro, perché sarà costretta a fare un blocco economico del Nord. All’inizio si darà vita a un euro a due velocità. E questo segnerà la fine dell’Europa unita”.
E non ne dà una motivazione economica, Sapelli. Politica, piuttosto, di dominio e potere, in quanto ritiene i tedeschi vogliano di nuovo dominare l’Europa, quanto idealista. “I tedeschi – dice – sono dei fanatici, che fanno dell’austerità una religione: all’austerità può credere soltanto un professore della Bocconi, uno che non è un economista ma è un ragioniere. Dietro questa battuta c’è una tragedia immensa: la riduzione dell’economia alla ragioneria“.
Una sorta di delirio di onnipotenza, insomma, quello della Merkel e della sua Germania, che ha scosso, secondo la voce dell’esperto, l’equilibrio economico e politico dell’Europa e non solo. Quanto a Renzi? Se n’è stato in disparte.
“Renzi non crede in nulla – dice l’economista – Se avesse creduto di potere esercitare un ruolo in Europa “avrebbe dovuto chiedere una conferenza internazionale con Stati Uniti e Cina sul debito greco”.
Ma Renzi, il nostro piccolo Renzi, potrebbe avere un peso internazionale di tale rilievo? “Il peso internazionale lo si acquisisce sfidando il cielo – sostiene Sapelli – l’Italia ha 60 milioni di abitanti, è in una posizione di assoluta centralità al centro del Mediterraneo. Avrebbe le carte in regola per osare e chiedere di più. E’ solo un fatto di coraggio. Renzi questo coraggio non ce l’ha, quindi segna la fine della Grecia, del ruolo internazionale dell’Italia e forse anche del suo governo”.
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