Migranti: questione politica, ma anche umana
16 Giugno 2015Li chiamiamo questione, caos, problema. Parliamo di migranti, di barconi, per non dire di chi, come Salvini, parla di ruspe. Ma perché nessuno li definisce per quello che sono? Esseri umani: uomini, donne, bambini; ciascuno di loro con una storia, il più delle volte drammatica, alle spalle.
Si tratta, certo, di una questione politica da risolvere e i sistemi adoperati finora lasciano davvero mal sperare. Che venga trovata una soluzione degna, appare sempre più un’utopia, alla luce, anche, della vergognosa chiusura francese.
Al di là di tutto ciò, quel che duole è che queste persone, che fuggono dalla guerra, dalla fame, da catastrofi per noi inimmaginabili, nel tentativo di ricominciare con una vita dignitosa ed un lavoro, vengano trattate, di fatto, come deportati e fanno echeggiare alla memoria quello che è stato il più vergognoso disastro della storia dell’umanità. Lo sterminio degli ebrei, però, aveva dietro di sé una mente malata, Hitler. Qui, a parte Salvini, che tanto sano di testa non appare, parliamo di capi di Stato, di paesi cosiddetti civilizzati, di governi in alcuni casi anche funzionanti.
Oltre che di questione politica, si tratta di una questione umana, ben più degna di considerazione. Perché, al di là delle ipocrite manifestazioni di cordoglio di fronte ai disastri che hanno visto morire questi esseri umani, al di là dell’esaltazione aberrante di Salvini che dice ancora lasciamoli in mare, nessuno ha saputo trovare soluzione al disastro umano.
E non una parola, a parte quelle di Papa Francesco, non una frase in grado di sollevare noi umani dal disastro disumano.
“I migranti non hanno diritto di passare, se ne deve fare carico l’Italia” dice la Francia. E Renzi risponde: quella degli immigrati è una vicenda complessa che si gestisce con la solidità di un Paese, il nostro, che non può consentire che la Francia abbia navi nel Mediterraneo e lasci i migranti in Italia”. Merce di scambio, niente di più. Pacchi, navi, esseri umani, per i nostri politici sono la stessa cosa. E questo forse, lasciando perdere per un attimo l’Unione Europea e la Francia, questo forse spiega perché il nostro paese sta andando a rotoli. Per avere grandi o medi risultati politici uno stato ha bisogno di menti possenti. Proprio quello che manca a noi, dove, sempre di più, l’impressione è che la grettezza di Salvini si differenzi da quella di altri politici, solo perché dichiarata con sfacciataggine e qualche goccino di alcol.
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