Troppe morti nell’indifferenza politica
28 Maggio 2016Migranti, terza tragedia nel giro di tre giorni: naufragio nel canale di Sicilia. Almeno 10 i morti
Non basta la totale indifferenza da parte della classe politica italiana ed europea; c’è addirittura chi, come Salvini, nello stesso giorno in cui si consuma la terza tragedia consecutiva del mare, ha il coraggio di dire che teme l’invasione.
Il premier, invece, non si smentisce mai: il solito bla bla bla. Dal Giappone, dove ha partecipato alla conferenza conclusiva del G7 ha invitato a tenere i nervi saldi: “Parlare al momento di emergenza è fuori luogo”, ha detto. “Il Migration Compact va bene” ora “aspettiamo la fase di concretizzazione” per iniziare a lavorare con i primi paesi della fascia subshariana, interessati a lavorare con la Ue, come il Niger. Peccato che i migranti non giungano solo da quell’area e non solo via mare, ma questo il premier forse non lo sa.
Dire “aspettiamo” nel giorno in cui almeno dieci persone hanno perso la vita è politicamente ed umanamente inaccettabile. Questa volta il nostro premier con la p minuscola ha perso anche la faccia, che di solito tenta di tenere in piedi con frottole di vario tipo.
Noi ci stringiamo nel dolore di questa ennesima tragedia del mare e speriamo che, oltre agli interessi economici, i politici italiani, europei e mondiali, pensino anche ad affrontare un’emergenza umanitaria che ha raggiunto dimensioni colossali
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