Oleg Sokolov, celebre storico russo, fa a pezzi la compagna
12 Novembre 2019Oleg Sokolov, celebre accademico, fa a pezzi la compagna dopo una lite, per gelosia, pare; poi getta le parti del corpo nel fiume, dove lui stesso, ubriaco, cade. Arrestato.
Russia. Oleg SoKolov, 63 anni, storico di fama internazionale, mette in scena un vero e proprio film dell’orrore ai danni della compagna. Dopo una lite con Anastassia Echtchenko, 24 anni, le taglia prima la testa, poi le gambe e le braccia, nell’intento di disfarsene gettando i pezzi nel fiume.
Per la serie l’orrore colpisce ancora, in questo caso in modo ancora più efferato di quanto non siamo, purtroppo, già abituati a leggere o sentire ormai quasi quotidianamente.
In questo caso la violenza è inaudita, brutale, sconvolgente.
Secondo il fratello della vittima, la lite da cui è scaturita la furia omicida del celeberrimo studioso sarebbe nata dalla gelosia. La donna gli avrebbe detto che sarebbe andata al compleanno di un amico, lui l’avrebbe picchiata. Anastassia sarebbe uscita comunque, ma, rientrata a casa, ad aspettarla c’era l’inumana follia omicida del compagno.
Oltre all’orrore che questa vicenda non può non scatenare in tutti noi, una riflessione viene fuori quasi naturale. Troppo spesso si pensa che i femminicidi o, in assoluto, la violenza contro le donne, si consumino all’interno di realtà degradate, quasi parallele. Qui ci troviamo di fronte a persone di sconfinata cultura; , Anastassia Echtchenko, la compagna e vittima di Oleg SoKolov, era una sua ex studentessa e con lui condivideva il lavoro, la passione per la storia della Francia imperiale e le ricostruzioni storiche in costume. Dunque, ciò che già presumevamo, ma oggi ci viene sbattuto violentemente in faccia, è che i femminicidi non conoscono estrazione sociale, potere economico, livello culturale. Purtroppo, la follia omicida può scattare in chiunque e qualunque donna può ritrovarsi ad esserne vittima.
Ecco perché è importante parlarne, informare, rendere consapevoli le donne. Perché anche dietro l’uomo più colto, socialmente più affermato, economicamente più appagato, può nascondersi un brutale omicida.
In Russia è successo. Può accadere ovunque. E a chiunque.
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